La Nuova Sardegna

Nuoro

Rom nel mirino a Bolotana «Dal sindaco solo silenzio»

di Federico Sedda
Rom nel mirino a Bolotana «Dal sindaco solo silenzio»

La capogruppo della minoranza Antonella Pisanu interviene a un mese dai fatti «Non posso accettare che Annalisa Motzo non abbia espresso alcuna condanna»

13 ottobre 2019
3 MINUTI DI LETTURA





BOLOTANA. A quasi un mese e mezzo di distanza dall’incendio del furgone di proprietà di una famiglia rom residente in una casa del centro storico di Bolotana, dato alle fiamme la notte tra il 31 agosto e il primo settembre scorso, e a un mese dalla sassaiola che ha preso di mira il camper di proprietà della stessa famiglia, scende in campo per condannare i fatti e, soprattutto, il silenzio dell’amministrazione comunale, la capogruppo della minoranza consiliare, Antonella Pisanu. In una lettera aperta l’esponente dell’opposizione rimprovera al sindaco, Annalisa Motzo, di «non avere espresso alcuna posizione rispetto ai fatti accaduti». Prima, però, Antonella Pisanu chiarisce perché anche lei non è intervenuta subito dopo i fatti. «Ho deciso di scrivere apertamente solo oggi – si legge nella lettera datata 11 ottobre 2019 – perché fino a ora credevo che fosse corretto lasciare libera espressione all’amministrazione di Bolotana quale rappresentate della comunità a cui anche io appartengo e al sindaco che formalmente mi rappresenta».

Invece, finora non c’è stata alcuna presa di posizione ufficiale dell’amministrazione comunale. Così, Antonella Pisanu ha deciso di uscire allo scoperto. «Ho seguito dal principio la vicenda della famiglia di etnia rom residente nel mio Comune – fa sapere la capo gruppo dell’opposizione – manifestando fin da subito al sindaco la mia completa disponibilità ad affiancarla come minoranza in ogni azione ritenuta utile per contenere, capire e affrontare il problema emerso. Un problema grave che, a mio avviso, si presentava in maniera preoccupante visto che si leggeva nell’aria un clima non certamente sereno e che mai prima d’ora si era manifestato in questo modo. Parlo di pregiudizi e di intolleranza verso il diverso da noi».

Antonella Pisanu punta il dito contro il silenzio del primo cittadino. «Non posso accettare – sottolinea – che il sindaco non abbia espresso alcuna posizione rispetto ai fatti avvenuti in ordine alla sicurezza pubblica perché è come aver giustificato quegli atti che richiedevano quanto meno una pubblica espressione istituzionale di condanna».

A questo punto l’esponente della minoranza alza i toni della passione politica e della vis oratoria rivolgendosi direttamente al primo cittadino: «Lei aveva il dovere di condannare e di rappresentare la parte buona della nostra comunità. Aveva il dovere di rappresentare lo Stato e di osservare il giuramento prestato. Ecco, lei Sindaco aveva il dovere di manifestare pubblicamente che la famiglia di etnia rom fa parte della nostra comunità come ormai da tanto tempo ne fanno parte le famiglie di origine marocchina. Doveva dire che finché lei sarà sindaco farà di tutto perché loro, tutti, siano tutelati alla pari dei cittadini di Bolotana in quanto residenti, in quanto titolari di diritti e doveri come la legge dello Stato prevede in quanto persone».

La lettera si conclude con un’amara considerazione: «Passata la tempesta, resta una quiete surreale dove ho l’impressione che sia stato solo messo un velo per coprire un fatto che la comunità non ha né discusso, né avrà forse la possibilità di elaborarne la gravità».



Il nuovo decreto

«La mannaia sul Superbonus devasterà tantissime vite»

di Luigi Soriga
Le nostre iniziative