La Nuova Sardegna

Nuoro

Da Fuili a nuraghe Mannu sulle orme degli antichi

di Nino Muggianu
Da Fuili a nuraghe Mannu sulle orme degli antichi

Comune e Forestas riaprono un vecchio sentiero dal mare alla montagna Nascerà un percorso di trekking che condurrà sino al sito archeologico

15 ottobre 2019
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DORGALI. Salire dalla spiaggia di Fuili al villaggio di nuraghe Mannu, senza tornare indietro al centro abitato di Cala Gonone e poi risalire lungo la strada che porta alla galleria. Adesso si può. O meglio, si potrà quando sarà ultimato il lavoro di ricerca del vecchio sentiero che forse era stato tracciato proprio dagli abitanti del villaggio che sorge su un’altura con vista sul Golfo di Orosei.

L’idea di creare un collegamento tra la parte terminale della strada, che secondo il progetto iniziale dei tecnici nominati dalla Provincia negli anni ’70 doveva portare sino alle Grotte del Bue Marino e la parte alta e interna della costa gononese, è stata di Forestas in piena collaborazione col Comune di Dorgali. Da circa una decina di giorni un gruppo di operai di Forestas , l’Agenzia forestale regionale per lo sviluppo del territorio e dell’ambiente istituita nel 2016, sta lavorando per tracciare il vecchio sentiero. Probabilmente lo stesso che i nuragici che avevano costruito il nuraghe che, secondo alcuni fungeva da "faro o vedetta "per raggiungere un approdo di imbarcazioni nei pressi della sottostante spiaggia di S’Abba Meica.

Gli uomini di Forestas stanno cercando i varchi giusti tra la folta vegetazione che non è mai stata sottoposta a tagli, anche perché è una zona pressoché inaccessibile. Adesso, l’idea del Comune con l’agenzia regionale per lo sviluppo del territorio e dell’ambiente è proprio di creare un collegamento diretto tra lo spiazzo sopra Cala Fuili e il villaggio nuragico che ogni anno è visitato da centinaia di turisti, in maniera tale che anche chi va in quella spiaggia o continui per Cala Luna, possa decidere di andare a visitare l’importante villaggio. Naturalmente, il sentiero porterà all’ingresso delle visite guidate, per le quali si paga un ticket.

Nuraghe Mannu è uno degli innumerevoli siti archeologici di Dorgali . È stato indagato per la prima volta da Alberto Taramelli nel 1927 con due scavi nell’area insediativa che misero in luce due edifici di età romana. Ferruccio Barreca, nel 1966, riconobbe nei due edifici la persistenza di planimetrie e di tecniche edilizie caratteristicamente puniche. Nel 1980 è stato pubblicato il primo rilievo topografico parziale del sito, realizzato dalla Soprintendenza Archeologica di Nuoro. Tra il 1994 e il 2000 l’insediamento è stato oggetto di sette interventi di scavo denominati “Operazione Nuraghe Mannu”, alla quale hanno preso parte circa 700 volontari, organizzati dalla Soprintendenza Archeologica in collaborazione con l’Esit, la rivista Archeologia Viva e il Comune di Dorgali. Tra il 2002 e il 2003 è stato realizzato lo scavo e il restauro del nuraghe. L’intervento ha consentito, attraverso lo scavo del crollo della tholos e degli strati sottostanti, di mettere completamente in luce la camera e la scala d’andito e di delineare le caratteristiche architettoniche del monumento. Nel 2005, infine, è stata realizzata una campagna di scavo nell’abitato romano, consentendo la messa in luce di due edifici di età romana. Insomma, un edificio straordinario al centro di numerosi eventi storici.

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