La Nuova Sardegna

Nuoro

Rete 5G a Noragugume «Non nuoce alla salute»

di Alessandra Porcu
Rete 5G a Noragugume «Non nuoce alla salute»

Il presidente Assotelecomunicazioni risponde alle preoccupazioni dei residenti «L’esposizione ai campi elettromagnetici è soggetta ai limiti previsti dalla legge»

16 ottobre 2019
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NORAGUGUME. «Non ci sarà alcuna sperimentazione, né tecnica né tantomeno sanitaria, per quanto riguarda la rete 5G. Ai cittadini verrà proposta, dalla seconda metà del 2022, un’offerta commerciale a cui l’adesione sarà libera, come già avviene per i servizi 4G e 3G. I 120 paesi italiani nei quali sarà attiva, tra i quali figurano Noragugume, Pompu, Segariu, Cagliari e il suo hinterland, non sono stati sorteggiati a caso dall’AGCom, autorità per le garanzie nelle comunicazioni, bensì scelti con la volontà di superare la condizione di isolamento digitale che li contraddistingue». Sono alcune delle precisazioni che il presidente della Assotelecomunicazioni Asstel, Pietro Guindani, ha reso note attraverso un documento ufficiale, «al fine – sottolinea – di diffondere notizie corrette rispetto a questa iniziativa, affinché vengano evitati allarmi sociali privi di fondamento. Purtroppo – si legge nel comunicato – abbiamo potuto verificare che a causa di una scarsa informazione, soprattutto online, vengono fornite ricostruzioni che possono travisare la situazione reale». Il numero uno dell’associazione delle imprese della filiera delle telecomunicazioni aderente a Confindustria, fa riferimento in particolare ai rumors che vorrebbero la “sperimentazione” 5G dannosa per la salute a causa delle cosiddette frequenze "millimetriche" e dell'esposizione ai campi elettromagnetici su cui non sarebbero stati effettuati studi. Tutto falso secondo Asstel.

«L’esposizione ai campi elettromagnetici delle reti 5G – recita la nota – sarà soggette ai limiti definiti dai vincoli di legge vigenti in tutta Italia sin dal 2001, identici ai limiti dei campi elettromagnetici delle reti 4G, 3G e 2G, già in funzione. L'obbligo di copertura sarà assolto usando nei Comuni in questione le stesse frequenze 700 MHz che oggi sono già impiegate per le trasmissioni televisive e che saranno, in osservanza a normativa nazionale ed europea, liberate e trasferite in uso agli operatori di telecomunicazioni».

«Inoltre – si precisa nel documento – le frequenze “millimetriche” non sono una novità. Vengono impiegate da decenni in altri campi e comprese nelle linee guida che tutelano la salute, emanate dagli organismi nazionali». E su questo punto, l’Asstel esplicita che «le Agenzie regionali di protezione dell'ambiente già effettuano e continueranno a eseguire controlli, in via preventiva, al momento dell'autorizzazione all'installazione degli impianti e anche successivamente, durante l’esercizio delle reti per assicurare il rispetto dei citati limiti di legge».

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