La Nuova Sardegna

Nuoro

Protesta dell’Alberghiero pronti a scendere in piazza

di Giovanni Melis
Protesta dell’Alberghiero pronti a scendere in piazza

Desulo, l’occupazione dell’istituto continua e incassa un’ondata di solidarietà Studenti e genitori pensano a una manifestazione per il diritto allo studio

17 ottobre 2019
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DESULO. Il secondo giorno di occupazione all’Alberghiero è passato e la protesta resta in piedi: per il provveditorato regionale la classe risulta non attivata. Anzi, arrivano sollecitazioni per i sette studenti affinché frequentino un’altra scuola. Nessuna notizia neppure dall’assessorato regionale all’istruzione. Ora anche gli amministratori di maggioranza e opposizione valutano le prossime mosse. Nel mentre la lotta degli studenti va comunque avanti. I ragazzi e i loro genitori incassano la solidarietà del paese e si valuta una manifestazione per il diritto allo studio e all’esistenza.

A favore della sopravvivenza della scuola si sono schierati anche gli insegnanti, che nel profilo social dell’istituto hanno pubblicato un lungo comunicato in cui prendono le difese della scuola e del diritto all’esistenza delle comunità. «Le piccole scuole – scrivono i docenti – non rappresentano un costo aggiuntivo se si esce dalla logica economicistica e si guarda ai costi sociali e culturali che la scomparsa delle sedi più decentrate può comportare senza tener conto anche dei costi reali degli altri servizi legati alla scuola e che sparirebbero insieme alla scuola. L’abbandono dei paesi, specie decentrati e di montagna, da parte delle famiglie giovani, che si trasferiscono in città o in pianura, comporta un costo, oltre che sociale, anche economico" Di qui il passaggio più sentito dove evidenziano che " le scuole di montagna non possono essere organizzate secondo lo stesso modello educativo delle scuole dei grandi centri urbani.

Come ben definito nel “Manifesto delle Piccole Scuole” dell’Indire, occorre pensare diversamente per queste diffuse realtà educative. Togliere la scuola in un territorio isolato, spesso equivale a destinarlo all’abbandono e alla marginalità, a compromettere irreparabilmente le sue capacità di sviluppo». Sempre nei social è intervenuto, a difesa della scuola l’ex dirigente scolastico nonché ex sindaco di Desulo Franco Mammoliti il quale ha ricordato che «la scuola è Istituzione fondamentale per l’istruzione e la formazione culturale e professionale dei giovani futuri Cittadini della comunità civile e democratica; tanto più importante quanto più situata in paesi periferici ed in forte calo demografico. Il criterio di assegnazione delle classi deve essere funzionale agli obbiettivi educativi e non ad aridi calcoli finanziari. Anche l’indirizzo di studi deve essere coerente con le istanze del territorio e con le prospettive occupazionali. La Scuola è un servizio pubblico dello Stato e un patrimonio di tutti i cittadini».

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