La Nuova Sardegna

Nuoro

Tentato omicidio: non si archivi

di Kety Sanna

La parte offesa contro la richiesta del pm. Deiana scampò a un agguato per il quale è indagato Sella

18 ottobre 2019
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NUORO. C’è opposizione alla richiesta di archiviazione presentata dal pm Andrea Ghironi in merito al procedimento penale relativo al tentato omicidio di Antonio Deiana, avvenuto tre anni fa a Mamoiada. Unico indagato Albino Sella, fratello di Danilo, ucciso il 18 settembre 2018. Il pubblico ministero, ritenendo non sia stato possibile attraverso le indagini, stabilire se il fucile calibro 12 trovato ad Albino Sella, e risultato essere compatibile con l’arma usata per compiere l’agguato, fosse stato sempre nelle sue disponibilità o, invece, gli fosse stato passato da altri, aveva chiesto al gip di arrestare il procedimento. Richiesta alla quale, però, si è opposta la parte offesa attraverso l’avvocato Gianluigi Mastio che ieri mattina, ha motivato e chiesto al giudice Teresa Castagna, di imporre al pm l’obbligo di formulare l’imputazione o di svolgere nuove indagini per approfondire alcuni aspetti della vicenda.

L’episodio Nel tardo pomeriggio del 3 gennaio 2016 nelle campagne di Mamoiada, Antonio Deiana, allevatore di 30 anni, era scampato per miracolo ad un agguato mentre rientrava in paese. Il fatto era avvenuto in località “Cusitzo”, a meno di un chilometro dal centro abitato, proprio sotto il cimitero. Chi quella sera alle 19,30 si era appostato dietro un muretto e aveva esploso contro il pick up dell’allevatore tre fucilate a pallettoni, voleva uccidere. Deiana subito dopo il primo colpo aveva continuato a percorrere la strada sterrata cercando di uscire dalla traiettoria delle fucilate. I pallettoni avevano colpito la fiancata e mandato in frantumi i vetri del mezzo: le schegge lo avevano ferito di striscio. Il 30enne era riuscito a salvarsi e a dare l’allarme.

Le indagini Subito dopo il fatto Albino Sella era stato cercato dai carabinieri della stazione di Mamoiada ma non era stato trovato. Rintracciato solo intorno alle 4 della mattina, aveva fornito un alibi. Deiana (condannato a 1 anno e 8 mesi per favoreggiamento nel corso del processo per l’omicidio di Danilo Sella, di cui è stato considerato responsabile Marcello Gungui, condannato a 18 anni), aveva riferito agli inquirenti che il giorno prima del tentato omicidio, insieme a Gungui avevano notato Sella che li controllava con un binocolo. Dieci mesi dopo il fatto, Albino era stato arrestato perché trovato in possesso di un fucile calibro 12 modificato. Durante una perlustrazione nelle campagne del paese i militari erano stati attirati dal rumore inconfondibile di colpi di arma da fuoco. Avevano raggiunto un terreno di proprietà dei Sella e avevano trovato l’indagato che si esercitava a sparare. Dalle analisi del Ris il fucile sequestrato era risultato essere l’arma usata per compiere il tentato omicidio Deiana. Il giudice si è riservato.

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