La Nuova Sardegna

Nuoro

Venti anni di storia e archeologia

di Valeria Gianoglio
Venti anni di storia e archeologia

Il corso dell’Archeo Arci compie due decenni e riparte con la nuova edizione il 5 novembre

20 ottobre 2019
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NUORO. Venti anni trascorsi tra storia, nuraghi e monumenti della Sardegna più antica, tra lezioni con i massimi esperti del campo, dibattiti intensi, piacevoli escursioni: le lezioni di archeologia promosse dall’Archeo Arci nuorese tagliano quest’anno il traguardo del doppio decennio e lo fanno partendo dalla base. Ovvero da Nuoro e dal suo museo archeologico. Ad avere il compito di avviare l’edizione numero 20 del corso, infatti, il 5 novembre – ma le iscrizioni al corso si aprono da lunedì 21 – sarà il direttore del museo, Stefano Giuliani. Toccherà a lui, dunque, fare il punto anche sui lavori di ristrutturazione che da mesi stanno interessando il museo e raccontare cosa succederà nel prossimo futuro. A cominciare dalla collocazione che avrà uno dei reperti del museo che sta particolarmente a cuore ai soci dell’Archeoarci: la ribattezzata “Sisaia”. Ovvero la giovane donna la donna vissuta nel primo bronzo, riemersa dalla preistoria in una grotta della valle di Lanaitho, e sopravvissuta ad una trapanazione cranica. «L’incontro e le informazioni che darà Stefano Giuliani sono molto attesi non solo dagli appassionati nuoresi di archeologia, ma anche da quelli del resto dell’isola – spiega la presidente dell’Archeo Arci nuorese, Tina Santoni – e del resto si sa, lo sviluppo culturale di Nuoro passa anche dal Museo Giorgio Asproni. E in questo percorso si inserirà la lezione di Gian Luigi Marras, funzionario archeologo nella Soprintendenza per il Nuorese. Ma l’intero ventesimo anno della lezioni di archeologia sarà improntato in particolare sulle nuove ricerche nel settore e per celebrare il programma, nel frontespizio.

L’Archeo Arci nuorese, come immagine base delle lezioni edizioni numero 20, ha voluto “l’impronta del Pellegrino” della chiesa medievale di Sedini. L’orma, come spiega la presidente Santoni, «veniva scolpita sulla trachite delle chiese romaniche del Medioevo come simbolo del camminare nei percorsi di fede verso i santuari. È ancora ben visibile nella pietra rosa nel Coro, conservatosi originale dal 1100, della chiesa di San Giovanni di Orotelli o nella parete esterna della chiesa medievale ristrutturata di San Gavino di Oniferi». «Anche noi camminiamo molto durante tutto l’anno – spiegano la presidente e i soci Archeo Arci – con l’obiettivo di proporre ai partecipanti storici e a quelli nuovi, le realtà più innovative della ricerca archeologia in Sardegna. Andiamo per siti, come pellegrini, con immutata volontà di documentazione, seguendo , anche nei nuovi scavi, docenti e archeologi, quasi “pedinandoli” per portarli a raccontare la loro scienza nel novembre archeologico nuorese». Tutto è pronto, dunque, per far partire di nuovo un viaggio affascinante nella storia più antica della Sardegna. Le lezioni cominceranno il 5 novembre e si concluderanno con l’appuntamento del primo dicembre, sempre nell’auditorium della biblioteca Satta di Nuoro.

Le iscrizioni si possono fare solo recandosi nella sede dell’Archeo Arci, in piazza Vittorio Emanuele 25, da lunedì 21 ottobre a venerdì 25; da lunedì 28 a giovedì 31 ottobre; e lunedì 4 novembre dalle 17.30 alle 20. (v.g.)

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