Mesina, disposta una perizia medica per valutare se può restare in carcere
Il tribunale di sorveglianza di Milano lo ha stabilito dopo l’istanza di sospensione pena presentata a settembre scorso dalle avvocate Goddi e Vernier
Orgosolo Per le sue due avvocate, Beatrice Goddi e Maria Luisa Vernier, non ci sono dubbi: Graziano Mesina, 82 anni compiuti a inizio aprile, l’ex primula rossa di Orgosolo in carcere dal 2021, dopo un periodo di latitanza, e attualmente nel penitenziario milanese di Opera, presenta i chiari segnali di un decadimento psico-fisico di grave entità che lo renderebbe incompatibile con la detenzione in carcere. E per questa ragione, le due avvocate, alcuni mesi fa – a settembre del 2023 – avevano presentato al tribunale di sorveglianza di Milano una istanza di sospensione pena per motivi di salute. Dopo aver esaminato le carte e la richiesta delle due legali, il tribunale in questi giorni ha deciso di disporre una perizia neurologica che accerti con esattezza le condizioni di salute di Graziano Mesina, e stabilisca se davvero, come sostiene la difesa di quest’ultimo, per lui sia necessario sospendere la pena.