La Nuova Sardegna

Olbia

Cicero prossimo commissario di Palau

di Serena Lullia
Cicero prossimo commissario di Palau

L’incarico arriverà dopo l’elezione del sindaco ad Arzachena. E Cuccu traccia il bilancio di 15 anni di amministrazione

10 giugno 2012
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PALAU. Il sigillo ufficiale arriverà fra pochi giorni, ma Francesco Cicero è in pole position per guidare il paese dell’Orso, commissariato fino all’estate 2013 dopo la ricusazione delle liste elettorali. Cicero ha un curriculum a 5 stelle. 68 anni, dirigente del comune di Cagliari dal 1988 e ora in pensione, capo di gabinetto dei sindaci Mariano Delogu ed Emilio Floris, marito di Ada Lai, capo di gabinetto del governatore Ugo Cappellacci, per sette mesi ha guidato il comune della Costa Smeralda. Martedì consegnerà le chiavi di Arzachena al neo sindaco. A quel punto, se da Cagliari dovesse arrivare la firma della delibera di incarico, sarà libero di proseguire la sua attività da tecnico a Palau.

Intanto la giunta di Piero Cuccu ha salutato la comunità che per 15 anni ha sostenuto il gruppo “Viva Palau viva”. In uno dei luoghi simbolo di queste tre legislature, il cineteatro Montiggia, il primo cittadino ha tracciato il bilancio di fine mandato. Prima delle parole sono state le immagini a raccontare la metamorfosi di Palau, l’evoluzione da piccolo paese senza servizi, parchi, spazi culturali, a località turistica dall’anima verde, con aree dedicati all’arte, al cinema, al teatro. Centinaia di persone hanno rivissuto questa incredibile trasformazione con gli occhi inchiodati al maxi schermo. Per poi ringraziare “Viva Palau viva” con un lungo applauso. «Non è facile dire quale sia la cosa più bella che abbiamo realizzato in questi 15 anni - ha detto commosso Cuccu -. Forse è quella che non si vede. Come le 580 seconde case, appartamenti da 70 metri ciascuno, che sarebbero state costruite lungo la parte più pregiata della costa palaese e che abbiamo bloccato con un atto coraggioso, insieme con Sebastiano Pirredda. O come il porto turistico privato che avrebbe cancellato per sempre le spiagge dell’isolotto e consegnato a una sola persona i guadagni di una struttura pubblica con cui vengono finanziate tante iniziative a favore del sociale. La storia di “Viva Palau viva“ si conclude qui. Questo paese ha bisogno di un progetto nuovo. Di certo Palau non meritava di essere commissariato».

Ma all’indomani della grande festa a Montiggia l’opposizione fa un bilancio diverso di “Viva Palau viva”. «Pur riconoscendo il lavoro fatto dalla giunta di Piero Cuccu non posso non ricordare le scelte politiche sbagliate che oggi mettono in grande difficoltà alcune categorie di cittadini – dichiara il consigliere Chicco Cannas -. Parlo della zona artigianale. Il metodo di acquisizione delle aree, con costi infrastrutturali così alti, impedisce soprattutto ai giovani di acquistare un lotto per costruire il capannone. Nessuno, in particolare chi sta cominciando una attività può permettersi di spendere 300 mila euro. In 15 anni “Viva Palau viva“ non è stata poi capace di reperire un metro quadro per costruire le case di edilizia agevolata, argomento con cui ha vinto tre campagne elettorali. Nel frattempo ha però tolto 180 mila metri cubi dal centro urbano, impedendo ai palaesi di costruire il terzo piano. Senza poi dimenticare il rapporto con il personale comunale, lo spostamento del capo ufficio Urbanistica, unico ingegnere assunto per concorso. E ciliegina sulla torta in 15 anni “Viva Palau viva” ha presentato tre o quattro volte un puc sbagliato. Che ancora una volta sarà rigettato dalla Regione».

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