La Brigata Sassari oggi alla Pischinaccia
di Angelo Mavuli
Un reparto logistico prenderà possesso dell’area cittadina. Al via un mese intero di esercitazioni senza l’uso di armi
04 giugno 2013
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TEMPIO. Un reparto logistico della Brigata Sassari, che nel corso di questo mese dovrà svolgere sul nostro territorio una serie di esercitazioni tecnico-logistico che non prevedono assolutamente l’uso di nessun arma, giungerà questa mattina a Tempio per cominciare, nello spazio di fronte alla palazzina comando, i lavori di predisposizione del campo. La notizia, senza l’aggiunta di nessun altro particolare, è stata data dal tenente colonnello Marco Mele, addetto alle pubbliche relazioni che si è riservato ovviamente di riferire a tempo e a luogo tutti particolari della permanenza nella città che ha dato i natali alla gloriosa Brigata Sassari. Sicuramente si ripeterà, anche oggi, per questo primo contingente, il saluto che il sindaco Romeo Frediani pronunciò ad aprile, quando il comando della Brigata ufficializzò la scelta di Tempio per le sue esercitazioni.
Romeo Frediani, in qualità di primo cittadino, si era detto onorato di questa presenza e, sicuro di interpretare i sentimenti della città, aveva rivolto un «caldo benvenuto a Tempio al generale Scopigno, ai suoi ufficiali e a tutti i suoi uomini».
La presenza della Brigata Sassari a Tempio e la decisione di farla operare alla Pischinaccia non era piaciuta invece all’assessore Gianni Monteduro cui, nei giorni successivi, si era unito, con un comunicato di dissenso per la presenza della Brigata in città, anche il Gruppo “nonviolento di Tempio”. Lo stesso gruppo qualche giorno fa ha aderito anche ad una lettera aperta del “Gruppo non violento nazionale” inviata al presidente Napolitano per protestare contro la parata del 2 giugno.
A tutti aveva in qualche modo risposto, sempre in occasione del saluto alla Brigata, il sindaco Romeo Frediani. «Al di là del profondo legame che ci unisce alla Brigata Sassari - aveva detto il sindaco - ritengo che alcuni valori assoluti vanno oltre le sfumature ideologiche, così come lo stesso presidente Napolitano ha dichiarato nel suo discorso di insediamento, dando un insegnamento e tracciando anche le vie da seguire».
Sulla presenza in città, augurando che la stessa possa diventare sempre più frequente e prolungata nel tempo, si erano espressi, oltre i cittadini, la Confcommercio con il presidente Antonio Azzena, e “Commercio 2000” con il presidente Patrizio Saba.
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