La Nuova Sardegna

TEMPIO. Un campo simile alla base del comando del contingente italiano a Herat (Camp Arena) per simulare situazioni di emergenza a cui far fronte. Il tutto non si svolge in Afghanistan ma in Gallura, a Tempio Pausania. In vista di nuovi futuri impieghi della Brigata Sassari all’estero è scattata dal 17 al 21 giugno a Tempio Pausania, infatti, l’esercitazione «Sandalyon 2013» (antico nome della Sardegna) con la partecipazione anche di organizzazioni internazionali, governative e non governative, simulando, fra l’altro, situazioni di emergenza tipiche dei teatri operativi che vedono impegnati i militari. È stato allestito quindi un campo che simula la base di Herat, in località La Pischinaccia, dove per cinque giorni si creano situazioni di crisi, ispirate al massimo realismo che vedono tutti i partecipanti lavorare assieme per superare lo stato d’emergenza. Scopo dell’esercitazione è quello di addestrare la Brigata Sassari e, soprattutto, di offrire alle varie organizzazioni civili (molte delle quali presenti all’estero) la possibilità di trovarsi di fronte a problematiche riscontrabili in uno scenario operativo. All’esercitazione prendono parte i rappresentanti del Ministero Affari Esteri (Direzione Generale Cooperazione allo Sviluppo), Unhcr (Alto Commissariato per i Rifugiati della Nazioni Unite), Unicef, Croce Rossa Italiana, Corpo delle Infermiere Volontarie della Cri, Protezione Civile, Oim (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni) a cui appartiene la funzionaria italiana rimasta ferita lo scorso maggio a Kabul in un attentato, Sovrano Militare Ordine di Malta, Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, Icepint (Istituto per la Cooperazione Economica e Politica Internazionale), Perigeo Lazio (associazione di volontariato che opera in zone di emergenza) e Abinsula (azienda specializzata in servizi di ingegneria e sicurezza informatica).