La Nuova Sardegna

Olbia

Omofobia all’Expo, scuole assenti

Omofobia all’Expo, scuole assenti

Sala vuota al mattino, va un po’ meglio al pomeriggio. Enza Tucconi amareggiata

18 maggio 2014
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OLBIA. Si guardano attorno e incredule scuotono la testa mentre vedono la sala conferenze dell’Expo deserta.. «Sono profondamente delusa. A mio parere questa è una scelta politica gravissima» attacca Enza Tucconi, presidente della commissione comunale Pari opportunità, con voce ferma e sguardo di fuoco. Ieri mattina si sarebbe dovuto tenere un incontro con le scuole per parlare di omofobia. Gli organizzatori avevano preparato la sala dell’Expo, apparecchiato il tavolo della conferenza e acceso anche un proiettore. Ma all’appuntamento non si è presentato nessun istituto. Neanche una classe. «Sono amareggiata, non credo ai miei occhi. La scuola ha commesso un grande sbaglio. Così sta insegnando ai ragazzi a non parlare di certi argomenti» continua indignata Enza Tucconi. In occasione della giornata mondiale contro l’omofobia e la transfobia, la presidente della commissione Pari opportunità aveva organizzato la seconda edizione di «Proiezione e introspezione», in sintonia con Gaynet e lo studio di psicologia Panta Rei. Un’iniziativa, fondata sul racconto di storie e testimonianze, divisa in due parti: una riservata alle classi prime delle superiori, la mattina, e una aperta a tutti quanti, al pomeriggio. Ma il primo appuntamento è andato deserto. «Abbiamo invitato tutti gli istituti. E la risposta è stata questa – dice Enza Tucconi -. La scuola, in quanto istituzione, ha il dovere di parlare di omofobia. L’amministrazione comunale ha fatto grandi passi in avanti. E mi dispiace che la scuola non abbia ritenuto importante partecipare. Sappiamo tutti che l’omofobia è una piaga sociale, perché ancora oggi ci sono tante persone discriminate, lasciate da sole e che spesso arrivano anche al suicidio». Accanto a Enza Tucconi, Maria Paola Curreli, dirigente scolastica nel sassarese e membro dell’Agedo, associazione genitori di omosessuali. «Sono arrivata contenta di prendere parte all’iniziativa. Volevamo cominciare un percorso di prevenzione contro il bullismo omofobico, invece nulla – spiega la Curreli -. Questa per me è omofobia. Sono indignata e delusa. Anche Napolitano ha chiesto alla scuole di celebrare questa giornata». Nel pomeriggio l’iniziativa è fortunatamente andata meglio. Ha partecipato anche lo scrittore e poeta Franco Buffoni, che ha presentato il libro «La casa di via Palestro», ed è stato proiettato il film «La vita di Adele», palma d’oro al festival di Cannes (d.b.)

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