La Nuova Sardegna

Olbia

Nizzi contrattacca: «Resto presidente»

di Enrico Gaviano
Nizzi contrattacca: «Resto presidente»

Il deputato forzista: «Il decreto del commissario straordinario è inefficace. Non è stato il suo predecessore a nominarmi»

07 settembre 2014
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OLBIA. Nessuno scatolone da riempire. Nessun armadio da vuotare. Almeno per ora. Settimo Nizzi lo dice a chiare lettere: resta sulla poltrona di presidente del Cipnes, nonostante il decreto del commissario straordinario della provincia Giovanni Carta che ha annullato in autotutela la sua nomina a rappresentante della provincia nel Cda del Cipnes fatta dal precedente commissario Francesco Pirari, decaduto per mancanza di titoli. Nizzi non ci sta proprio a lasciare l’uscito vista mare sul porto di Olbia. «L’atto emanato dal commissario straordinario della provincia – sottolinea il deputato di Forza Italia – è del tutto inefficace, direi ininfluente. Perchè io tuttora faccio parte a tutti gli effetti dell’assemblea e del cda del Cipnes che mi hanno eletto presidente».

Per quale motivo Nizzi si dice sicuro di poter restare in sella? «Il commissario Giovanni Carta – spiega – ha revocato la delibera di Pirari che però era semplicemente una conferma dell’atto di nomina. A designarmi come rappresentante della provincia, infatti, era stato nel febbraio del 2011 l’allora presidente dell’ente, Fedele Sanciu, che aveva pieni poteri. Una nomina, dunque, che non può certo essere messa in discussione».

Per Nizzi, insomma, il fatto che Sanciu non è più presidente della provincia, da cui era stato dichiarato decaduto per incompatibilitàper potersi canddiare al Senato, non ha alcunsignificato. «La nomina di allora – dice il deputato forzista – non ha perso alcuna efficacia. Pirari l’ha solo confermata. Direi dunque – continua – che il commissario o la Regione stessa debbono procedere prima con la revoca della nomina fatta da Sanciu. Facciano questo passo, e poi si vedrà. Nel frattempo io resterò alla guida del Consorzio».

Le ipotesi aperte dunque al momento sono diverse. Intanto è molto probabile che si ricorra alle carte bollante, ai ricorsi al tribunale amministrativo regionale per verificare chi fra il commissario e Nizzi ha ragione. Altrimenti, se Nizzi dovesse tornare sui suoi passi, occorrerebbe comunque che qualcuno prenda le redini del comando del Consorzio industriale di Cala Saccaia. Una possibilità alquanto accreditata sarebbe che lo stesso commissario straordinario assuma il ruolo di rappresentante della provincia e poi venga eletto presidente dai 5 componenti del cda (Provincia comuni di Olbia, Buddusò e Monti, rappresentante degli imprenditori). l’altra è che, temporaneamente, in attesa di sviluppi la guida passi al vice presidente dell’ente, che è l’ex sindaco di Monti Giovanni Maria Raspitzu.

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