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Olbia

La commissione Pd: il congresso è valido

La commissione Pd: il congresso è valido

Il presidente dei garanti, Giovanni Alba: «Non ci sono ricorsi, non si può parlare di annullamento. Ora intervenga Roma»

19 ottobre 2014
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OLBIA. La commissione provinciale di garanzia ha deciso: il congresso cittadino del Pd svolto domenica scorsa non è nullo e la rielezione del segretario Angela Corda è regolare. Sconfessata la commissione congressuale che appena l’altro ieri aveva, invece, deciso l’annullamento dei congressi cittadini di Olbia, Calangianus e Santa Teresa di Gallura, tutti e tre riconvocati per questo pomeriggio. La commissione di garanzia, mettendo le mani avanti su altre possibili (anzi, certe) contestazioni, ha già rimesso atti e verbali alla dirigenza nazionale del partito, a Roma, nella speranza che una volta per tutte si faccia chiarezza sulle regole e sulla loro applicazione. A cominciare, magari, da quelle sul tesseramento online.

È stato lo stesso presidente della commissione provinciale di garanzia, Giovanni Alba, ieri sera, ad annunciare la decisione al termine della riunione. «Nel caso di Olbia – ha spiegato Alba – non è pervenuto alcun ricorso, quindi non si può parlare di annullamento. Inoltre, la commissione congressuale è incompetente a decidere l’annullamento oppure no di un congresso. Impensabile, poi, riconvocare un congresso nel giro di 24 ore».

Un chiaro messaggio alla commissione congressuale e al suo presidente, Domenico Piccinnu, accusato di aver arbitrariamente deciso su materie che esulano dalle competenze dell’organismo. E un messaggio altrettanto chiaro anche a chi ha convocato tre congressi per questo pomeriggio, a Olbia (al Geovillage dalle 16 alle 22), Calangianus e Santa Teresa. «La parola al nazionale – ha sottolineato Alba con amarezza ma anche con ferma determinazione – perché una volta per tutte si dovranno affermare con chiarezza quali sono le regole che disciplinano la vita del partito e conseguentemente quali sono le violazioni».

Sempre nella giornata di ieri, intanto, ancora prima che si riunisse e deliberasse la commissione provinciale di garanzia, il neo (ri)eletto segretario cittadino Angela Corda aveva già liquidato come «incompetente» il deliberato della commissione congressuale presieduta da Piccinnu: «Non ha alcun titolo per decidere l’annullamento di un congresso e la riconvocazione di un altro. Io domenica pomeriggio resterò tranquillamente a casa mia».

Come se non bastasse, ad agitare le acque nel Pd olbiese ci sono adesso anche le liste composte per le primarie regionali. I candidati in lizza sono tre: Renato Soru, Ignazio Angioni e Thomas Castangia. Val la pena evidenziare come i galluresi si sono schierati a sostegno dei tre nomi. Nel caso di Renato Soru, ad esempio, il capolista in Gallura è Carlo Careddu, assessore e vice sindaco olbiese. Domenica scorsa il circolo cittadino gli ha contestato il tesseramento online impedendogli di votare al congresso. Nella stessa lista ci sono Liliana Pascucci, Piero Usai e Veronica Corso, però ci sono anche Angela Corda, Ninni Chessa, l’ex consigliere provinciale Antonio Perino e Lucia Bò, tutti vicini a Gian Piero Scanu. Insomma, nemici in casa ma alleati nella stessa lista .

Per completare gli schieramenti in campo, la lista a sostegno di Ignazio Angioni è guidata dall’ex consigliere regionale Pier Luigi Caria. La lista civatiana che sostiete Thomas Castangia, invece, in Gallura è guidata da Verdiana Canu. Il prossimo 26 ottobre l’atto conclusivo di questa difficile e avvelenata stagione congressuale che proprio in Gallura (e a Nuoro) a fatto registrare le maggiori tensioni fra le diverse anime del partito.(m.b.)

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