La Nuova Sardegna

Olbia

Retecork, patto tra 4 comuni

Retecork, patto tra 4 comuni

Sughero: Calangianus, Tempio, Alà dei Sardi e Abbasanta hanno già aderito

22 novembre 2014
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CALANGIANUS. Si sta lavorando in modo deciso perché Retecork Italia diventia al più presto una realtà. Il comitato promotore, apartitico si specifica, vuole definire l’atto costitutivo dell’associazione non profit “Rete Italiana dei territori del sughero Retecork Italia ” che avrà sede a Calangianus, presso il municipio di via Sant’Antonio.

Hanno manifestato la volontà di aderire, oltre Calangianus, i comuni di Tempio, Alà dei Sardi e Abbasanta . Nel comitato promotore il presidente è il sindaco calangianese, il segretario è Mario Carta , sindaco di Alà dei Sardi, nonché attuale segretario del comune calangianese.

Innegabile che la collaborazione e la competenza giuridica del sindaco di Alà , è molto importante in questo frangente. Una collaborazione preziosa fra i due primi cittadini di due centri: Calangianus centro manifatturiero principe ed Alà centro rinomato per la produzione pregiata delle sue foreste. A Simao Mendes, presidente del comitato esecutivo di Retecork internazionale non è sfuggita questa unità di intenti dei due centri quando si sono esaminati i vari punti dello statuto. Le eventuali cariche saranno espletate a titolo gratuito.

«E’molto importante che aderiscano come comuni promotori Tempio ed Abbasanta - dice il sindaco Loddo -; aspettiamo gli altri, mentre registriamo l’adesione della Cna Gallura attraverso la presenza del segretario Massimo Bonacossa. Insomma, a questo punto occorre che tutti i comuni sughericoli non perdano questo treno. Vogliamo costituire un realtà associativa che abbia l’obiettivo di rappresentare l’intero comparto del sughero per una mobilitazione che sia rivolta su più fronti . Vogliamo dar vita ad una realtà che a 360 gradi si interessi delle urgenze del pianeta sughero. I problemi dell’economia sugheriera sono vari: dal servizio alle imprese, ai mercati, alla linea creditizia , dalle potenzialità che il sughero offre nel settore ambientale turistico e, culturale; al battersi perché il distretto del sughero non sia solo sulla carta. Dovrà essere Retecork Italia il soggetto di questo nuovo corso»

«Ci rivolgiamo anche alla Regione - aggiunge il vicesindaco Fabio Albieri – per questo martedì prossimo ci incontreremo a Cagliari con ifunzionari dell’assessorato all’Industria. E la Regione potrebbe davvero capire una volta per tutte che se il sughero si riprende ci saranno benefici per molte realtà della Sardegna». (p.z.)

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