La Nuova Sardegna

Olbia

Satta: «Sulla sanità la Gallura sia unita»

di Alessandro Pirina
Satta: «Sulla sanità la Gallura sia unita»

Il presidente del distretto prova a ricucire lo strappo sulla riforma regionale: non esiste nessun disegno contro Tempio

03 agosto 2015
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OLBIA. Antonio Satta prova a ricucire lo strappo gallurese sulla sanità. Una frattura unilaterale, sostiene il presidente del distretto sanitario di Olbia, che potrà fare solo male alla Gallura. Da quando la Regione ha illustrato il nuovo piano sanitario in alta Gallura c’è aria di rivolta per il declassamento dell’ospedale di Tempio. Un demansionamento dietro cui molti amministratori vedono la mano olbiese. «Ma quando mai – sbotta Antonio Satta, sindaco di Padru e numero uno del distretto di Olbia –. In questi giorni sto sentendo tante cose che non corrispondono al vero. Come quella che il commissario della Asl Paolo Tecleme avrebbe convocato l’assemblea dei sindaci del nostro distretto. Nulla di più falso anche perché l’assemblea l’ho convocata io per il 3 agosto alle 10». Oggi, dunque, nella sede della Asl i 17 sindaci del distretto di Olbia (quello di Tempio ne comprende 9) si riuniranno per affrontare la riforma sanitaria firmata dall’assessore regionale Luigi Arru.

«Sarà un incontro in cui saremo chiamati a valutare con serenità il piano sanitario – afferma Satta –. Io non credo sia il momento di una nuova guerra tra Olbia e Tempio. Che proprio in campo sanitario non c’è mai stata. In questi anni tra il nostro distretto e quello di Tempio, tra me e l’ex presidente Romeo Frediani, non c’è mai stato disaccordo, perché ci siamo sempre mossi per difendere i servizi del territorio. Tutto, in questi anni, è passato all’unanimità. Compreso il Mater Olbia, che senza il sì convinto di tutta la Gallura non si sarebbe mai sbloccato».

Ed è dunque l’unità a dover caratterizzare le prossime mosse del nordest in campo sanitario. «Agli altri territori fa comodo una Gallura in ordine sparso – spiega Satta –. Litigando fra di noi facciamo il loro gioco. Invece, oggi dobbiamo marciare uniti. E sarà quello che dirò all’assemblea dei sindaci. Noi siamo pronti a sostenere le richieste di Tempio, a difendere il punto nascita della Maddalena, a trovare una soluzione ai problemi di Olbia, ma questo lavoro va fatto tutti insieme, con serenità e fermezza. Anche perché da parte della Regione abbiamo registrato una certa disponibilità al dialogo». Sulla riforma Satta si astiene - «ma perché non la conosco pienamente»- ma è convinto che le richieste della Gallura possano trovare interlocutori a Cagliari. A partire dallo stesso assessore Arru. «La giunta regionale doveva fare una proposta, ora spetta a noi fare la controproposta. È un percorso molto lungo che passa anche attraverso il Consiglio regionale e i territori. Arru ha sempre detto di essere pronto al confronto e noi vogliamo credergli. Ma per essere credibili, per riuscire a tagliare i traguardi che ci siamo prefissi dobbiamo marciare uniti, senza divisioni. Lo scontro non porta da nessuna parte, ma avvantaggia solo gli altri territori che non attendono altro».

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