La Nuova Sardegna

Olbia

Sanità, ora l’alta Gallura si allontana da Olbia

di Angelo Mavuli
Sanità, ora l’alta Gallura si allontana da Olbia

I consigli comunali compatti contro il piano previsto dalla giunta regionale: «Il nostro diritto alla salute va tutelato, siamo pronti a scendere in piazza»

07 agosto 2015
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TEMPIO. All’indomani della riunione plenaria dei consigli comunali dell’alta Gallura, tenutasi a Tempio in Piazza Gallura, per aprire la vertenza contro il Piano di ristrutturazione sanitario della Regione che prevede la cancellazione della struttura pubblica Paolo Dettori a favore della struttura privata Mater Olbia, la sensazione, se non la certezza, è che l’alta Gallura si stia allontanando irreversibilmente da Olbia per conferire in un altro presidio sanitario.

La sensazione è diventata quasi certezza con il susseguirsi, per oltre tre ore e mezza, degli interventi dei sindaci, dell’alta Gallura, di amministratori dell’Anglona e della bassa valle del Coghinas, dei sindacati, di diverse associazioni libere e di semplici cittadini che, civilmente, ma altrettanto decisamente, hanno chiesto il rispetto del loro diritto alla salute così come in altre parti dell’Isola, sicuramente meno disagiate e dimenticate dell’alta Gallura.

Il concetto di un distacco, necessario a mantenere per lo meno quello che si ha, è stato espresso con sfumature diverse. «Noi - ha detto Marisa Careddu, sindaco di Luras chiedendo, anche la permanenza dello stato di lotta -, prendiamo forza dalla vostra presenza e voi dovete essere certi che noi lotteremo uniti perché la giunta regionale riconosca il diritto alla salute anche per tutti i cittadini di questa porzione di Sardegna, compresi i nascituri».

«La delibera della giunta regionale - ha sottolineato, fra le altre cose, Emiliano Deiana che ha contestato la conduzione sanitaria anche dal punto di vista economico -, va respinta nella sua interezza perché strutturata già in apertura su una menzogna. Non è vero infatti che i parametri sono stabiliti dalla legge senza alcuna possibilità di deroga. Le Regioni a statuto speciale infatti, possono individuare autonomamente i propri parametri. Il mondo - ha detto ancora Emiliano Deiana ipotizzando il futuro sanitario dell’alta Gallura e citando con un riferimento ardito un poeta ., si è suicidato per iniziativa dei ricchi e dei poveri. I ricchi hanno messo la corda. I poveri il collo. Oggi, noi, abbiamo deciso di non suicidarci e togliere il collo dal cappio. Chiunque sia quello che vuole stringerlo».

Sulla stessa linea gli altri interventi, alcuni dei quali, come ad esempio quello del sindaco di Agientu Antonio Tirotto, che ha chiesto l’impegno dei colleghi per organizzare una manifestazione che porti a Cagliari a protestare nel palazzo delle Regione, migliaia di cittadini.

«Ogg i - ha dichiarato in conclusione Andrea Biancareddu, per il quale i consigli comunali dell’alta Gallura hanno deliberato la delega alla sanità -, abbiamo deciso l’apertura della Vertenza Sanità con la Regione. Sarà sicuramente una lotta dura che prossimamente richiederà ancora la presenza e la partecipazione attiva delle popolazioni».

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