La Nuova Sardegna

Olbia

Impianti fognari, salta ancora l’accordo tra Unione e Abbanoa

di Angelo Mavuli
Impianti fognari, salta ancora l’accordo tra Unione e Abbanoa

L’intesa per il passaggio della gestione non è stata firmata Pisciottu: «Forse ha influito la sentenza del tribunale»

12 agosto 2015
2 MINUTI DI LETTURA





TEMPIO. “Questo matrimonio non s’ha da fare”. La celebre citazione manzoniana, ben si addice alla vicenda che da 9 anni vede fronteggiarsi, da una parte la vecchia Comunità montana, oggi Unione dei Comuni Alta Gallura, dall’altra Abbanoa, gestore unico del servizio idrico in Sardegna, pronto, in questo caso, a prendere, meno propenso a dare, come recentemente i giudici del Tribunale hanno deciso. Il motivo del contendere fra i due enti, è la gestione dei 7 impianti di sollevamento fognario per la depurazione delle acque di Funtanazza e Sirena, in agro di Aggius, di Battino, Manzoni e Parampinta in agro di Tempio, di Pedralza in agro di Luras e di Badu Mela in agro di Calangianus. Da nove anni la costosissima manutenzione di detti impianti, che dovrebbe essere gestita da Abbanoa, è a carico dell’Unione dei Comuni che, oltre che spendere una barca di quattrini, non incassa un soldo per il servizio prestato.

I proventi delle bollette derivanti dalla depurazione, infatti, vanno ad Abbanoa che non muove un dito. Una situazione assurda che alcune volte ha messo in difficoltà economica l’Unione dei comuni Alta Gallura. La situazione fra alti e bassi, tentativi di accordi, incontri saltati e ricorsi ai giudici per ottenere quanto dovuto, è arrivata sino al 26 aprile di quest’anno, quando i vertici di Abbanoa, (convinti dall’allora presidente Francesco Muntoni, sindaco di Aggius che a maggio ha concluso i suoi mandati di sindaco e di presidente), hanno incontrato nella sede dell’Unione tutti i sindaci del territorio. Con Paolo Maninchedda, testimone, si giunse alla determinazione che il 17 maggio si sarebbe apposta la firma sull’accordo per il passaggio ad Abbanoa dei sette impianti. A oggi però l’accordo, già sottoscritto da tutti i sindaci, non è stato ancora firmato da Alessandro Ramazzotti, amministratore unico di Abbanoa. “«on conosco i motivi della mancata firma - dichiara Stefano Pisciottu, sindaco di Santa Teresa e, dal 29 luglio, presidente dell’Unione -. Forse sull’ennesimo ritardo potrebbe avere influito la sentenza del Tribunale di Tempio, peraltro già impugnata da Abbanoa, che ha disposto il sequestro conservativo di 2,5 milioni di euro a favore dell’Unione, come risarcimento per la gestione delle fogne e delle acque reflue. Certo è che dopo Ferragosto verremo a capo di questa incresciosa situazione».

In Primo Piano
Tribunale

Operaio morto alla Gesam, colpo di scena in aula a Sassari: il processo si farà

di Luca Fiori
Le nostre iniziative