La Nuova Sardegna

Olbia

Lite tra Asl e Comuni per l’accorpamento dei reparti al Dettori

di Giampiero Cocco
Lite tra Asl e Comuni per l’accorpamento dei reparti al Dettori

I rappresentanti del distretto sanitario dell’Alta Gallura potrebbero lasciare l’azienda di Olbia per quella sassarese

19 agosto 2015
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TEMPIO. Dopo il blitz che ha portato alla temporanea chiusura di due reparti ospedalieri riprende quota il progetto di staccare il distretto sanitaria dell’Alta Gallura dalla Asl di Olbia per collocarlo con altre realtà sanitarie isolane.

Questo e tantissimo altro è stato discusso, ieri sera, nel corso di una riunione fiume tra i rappresentanti dei comuni dell’Alta Gallura (Tempio, Aggius, Calangianus, Luras) che fanno parte dell’omonimo distretto sanitario e il commissario straordinario della Asl Paolo tecleme, giunto a Tempio in tarda serata accompagnato da due funzionari.

L’immenso scoglio da superare, per il commissario della sanità gallurese, risulta essere l’ulteriore strappo che si è venuto a creare con gli amministratori dell’Alta Gallura all’indomani delle poco chiara decisione di accorpare i reparti di Ortopedie e Otorino al già collassato reparto di chirurgia del Paolo Dettori di Tempio.

«In queste ore – ha spiegato ai colleghi del distretto sanitario il presidente e sindaco di Tempio Andrea Biancareddu – abbiamo avuto modo di ottenere una delibera della Asl che ha previsto la sostituzione temporanea del personale infermieristico andato in ferie all’ospedale Giovanni Paolo II° di Olbia. Una iniziativa più che opportuna per mantenere operativi gli standard dell’offerta di servizi sanitari. Ma ci siamo chiesti, e abbiamo rivolto l’interrogativo al commissario Paolo Tecleme, il motivo per il quale tale prassi non è stata applicata anche per il personale dell’ospedale di Tempio mandato in ferie nel mese di agosto. Non intendiamo passare per figliastri di una sanità agli sgoccioli, e questa situazione sarà argomento di discussione, a brevissimo termine, con il competente assessorato regionale. Detto questo le richieste avanzate dal distretto sanitario dell’Alta Gallura al commissario Tecleme sono quelle di mantenere inalterata la offerta sanitaria in Alta Gallura, ricordando al commissario che il solo pronto soccorso di Tempio, lo scorso anno, ha effettuato 18 mila visite su altrettante urgenze, la sola ortopedia ha effettuato ben ottocento interventi complessi e tutti gli altri reparti, a partire dall’eccellenza sanitaria che ci viene invidiata dall’intera Regione, il reparto di Otorino, hanno effettuato centinaia di interventi e visite ambulatoriali per pazienti provenienti da altre Asl regionali. Su questo presupposto intendiamo, come distretto sanitario dell’Alta Gallura, valutare una nuova collocazione nel complesso sistema sanitario isolano. Ed è quanto stiamo discutendo in queste ore anche con il commissario della Asl, che in quanto tale non può che prendere atto della nostra ferma determinazione a non farci calare dall’alto, sin da ora, nessuna altra decisione presa a tavolino, senza essere consultati com’è accaduto per l’accorpamento dei due reparti».

La riunione tra i sindaci del distretto sanitario e i vertici della Asl si è protratta sino a notte fonda, con contestazioni e prese di posizione durissime da parte di tutti i rappresentanti dell’Alta Gallura.

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