La Nuova Sardegna

Olbia

Un mare di rifiuti: turisti in rivolta per strade e spiagge sporche

Cumuli di rifiuti abbandonati nella spiaggia di Bados
Cumuli di rifiuti abbandonati nella spiaggia di Bados

È la grande polemica dell’estate 2015 in Gallura. Un video girato a Porto San Paolo spopola sul web

31 agosto 2015
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OLBIA. Non c’è solo la raccolta differenziata nel comune di Olbia a far discutere. Un video inviato da un turista in vacanza a Porto San Paolo (pubblicato sulla Nuova) sta spopolando nel web rilanciando la grande polemica dell’estate 2015: la Sardegna è sporca e l’abbandono dei rifiuti per strada o nelle spiagge è diventato lo sport preferito delle vacanze.

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Il filone è sempre lo stesso, niente cassonetti, niente cestini, niente isole ecologiche. Uguale rifiuti dappertutto e discariche abusive che spuntano come funghi.

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E mentre il Comune di Porto San Paolo preannuncia una replica alle contestazioni del turista, il caso della raccolta differenziata a Olbia intanto continua a far discutere i cittadini e anche gli amministratori comunali.

La giunta Giovannelli è divisa e l’assessore comunale all’Ambiente Giovanna Spano ha già ricevuto critiche feroci ma anche manifestazioni di sostegno da parte dei colleghi.

Nessuna concessione però sulle “cose da rivedere” di cui anche in maggioranza si parla spesso e volentieri. Numeri alla mano, l’assessore va avanti per la sua strada, incurante delle proteste dei cittadini e dell’evidenza di vasti settori della città dove i rifiuti e la sporcizia hanno la meglio sul vivere civile.

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Il caso di via Veronese è davanti agli occhi di tutti: strade sporche, rifiuti dappertutto sterpaglie incolte. Proprio sul fronte della pulizia delle starde si apre un altro fronte delicato che vede, questa volta, il Comune affrontare a muso duro l’impresa titolare del servizio.

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Da tempo l’amministrazione comunale ha ammesso che c'è qualche problema con l'azienda, che è stata pure sanzionata e che ora sta realizzando una sorta di piano di recupero.

Su tutti i fronti, la sensazione è sempre la stessa: i servizi di pulizia (e non solo quelli) sono sotto dimensionati, cioè sono calcolati per un numero di persone residenti in città che non corrisponde alla realtà delle cose.

È evidente che durante l’estate, con la presenza massiccia dei turisti (quest’anno anche più degli anni precedenti) nei centri costieri soprattutto, il sistema mostra qualche pecca e la conseguenza sono città, spiagge e strade irrimediabilmente sporche e poco invitanti. (red.ol.)

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