La Nuova Sardegna

Olbia

Monte Acuto, si cambia: Nieddu nuovo presidente

di Giuseppe Mattioli
Monte Acuto, si cambia: Nieddu nuovo presidente

Comunità montana, il sindaco di Berchidda prende il posto di Antonio Satta La giunta: «Né con Sassari né con la provincia tirrenica, la Gallura sia autonoma»

30 settembre 2015
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MONTI. Cambio al vertice della comunità montana Monte Acuto: Andrea Nieddu, sindaco di Berchidda ed ex consigliere provinciale, è il nuovo presidente. Subentra ad Antonio Satta che rimane però nella giunta. L'elezione è avvenuta all'unanimità, nel corso del consiglio dell'ente convocato nelle sede a Monti. Eletti come vice presidente, Giovanni Antonio Satta, sindaco di Buddusò, mentre gli assessori sono i primi cittadini di Alà e Monti, Mario Carta ed Emanuele Mutzu. In apertura dei lavori, Antonio Satta ha toccato il nervo scoperto del riordino degli enti locali, criticando l'atteggiamento della Regione per il ripristino delle vecchie provincie e il conseguente smembramento della Gallura. Dopo la votazione è intervenuto il neo presidente Andrea Nieddu, che ha ringraziato per la fiducia riposta e per l'impegno profuso dai predecessori e ha illustrato il documento programmatico.

«L'ente comprende un territorio omogeneo costituito da sei paesi: Alà, Berchidda, Buddusò, Monti, Oschiri e Padru, con i suoi 17mila abitanti e 107.400 ettari sul quale interverremo attraverso la programmazione nei settori ambiente, infrastrutture, cultura, attività produttive, sociale e turismo. Si raggiungono vere eccellenze nel sughero ad Alà, granito a Buddusò, vino a Monti e Berchidda, formaggi a Oschiri e nell'offerta gastronomica con gli agriturismi di Padru». Sulla legge di riforma degli enti locali «dobbiamo essere uniti e protagonisti in questa fase di incertezza istituzionale, al di là delle logiche, degli interessi particolari, di bottega e partitici».

Dopo l'elezione del nuovo revisore, Franco Molinu, si è riacceso il dibattito alla luce della recente assemblea Anci. Sono emerse posizioni nette: no a soluzioni calate dall'alto da Cagliari, no a una Gallura periferia di Sassari, ma nemmeno alla provincia tirrenica. Invece sì convinto alla provincia Gallura, magari allargata.

Per il sindaco di Oschiri Piero Sircana «bisogna ripartire dal documento votato all'unanimità ad aprile dai sindaci del territorio a Sant'Antonio». Antonio Satta ha ribadito il «no a spaccature, dobbiamo difendere il territorio a iniziare dagli ospedali di Olbia, Tempio e La Maddalena: la Gallura ha tutti requisiti per la sua autonomia». Mario Carta si schiera contro la provincia tirrenica. Insomma il territorio lancia segnali inequivocabili, si riconosce attorno al neo presidente che dice di raccogliere «una pesante eredità in una fase delicatissima che nelle proposte del disegno di legge individua nelle comunità montane e unioni di comuni presidi strategici per la governance del territorio».

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