La Nuova Sardegna

Olbia

Più acqua nel Liscia, ma l’emergenza resta

Più acqua nel Liscia, ma l’emergenza resta

Il livello sale a 35 milioni di metri cubi, lo scorso anno in questo periodo il bacino era a quota 71 milioni

07 ottobre 2015
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LURAS. Sale di poco il livello della diga del Lisca. Dopo le recenti piogge alluvionali il bacino artificiale che, per la maggior parte della sua estensione, si trova in territorio lurese, ha recuperato circa sei di milioni di metri cubi d’acqua. Questo, però, non fa rientrare l’allerta sulla scarsità dell’acqua.

Attualmente, si contano 35 milioni di metri cubi d’acqua. A fine settembre ce n’erano poco meno di 30milioni. Al 31 agosto la riserva era di 41 milioni, circa il quaranta per cento del quantitativo di acqua per la quale il lago è collaudato (105 milioni di metri cubi d’acqua).

Questo vuol dire che in una ventina di giorni si consumano circa 11 milioni di metri cubi d’acqua: mezzo milione al giorno. Ad agosto, invece, con l’aumento della richiesta visto il grande numero di turisti se ne consuma circa un milione al giorno.

Lo scorso anno, in questo periodo invece, il Liscia conteneva 77 milioni di metri cubi d'acqua, oltre il doppio di quelli che ci sono quest’anno. I Comuni che si approvvigionano dal bacino lurese sono: Santa Teresa Gallura (con le frazioni di Porto Pozzo e Ruoni), Palau e Porto Pozzo, Bassacutena, Luogosanto, Loiri, Olbia, Porto Rotondo, Portisco, Golfo Aranci, Telti e Arzachena (con Cannigione, Baia Sardinia, Porto Cervo). L’acqua arriva addirittura alle porte di San Teodoro. Non pioveva da sei mesi.

Gli esperti dicono che tutta l'acqua che è arrivata a terra è stata assorbita dal terreno arido e completamente asciutto e dagli alvei dei fiumi. Per la diga del Liscia, dunque, solo due gocce. Si attendono sempre più impazienti le piogge, quelle di stagione, non torrenziali. L'acqua non serve solo nelle abitazioni, anche i pastorizi e diverse attività ne hanno bisogno. (s.d.)

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