La Nuova Sardegna

Olbia

comunitÀ montana

Andrea Nieddu: «Nuovi enti locali, bocciamo i pasticci»

di Giuseppe Mattioli
Andrea Nieddu: «Nuovi enti locali, bocciamo i pasticci»

BERCHIDDA. La Gallura è contraria alla proposta per l'istituzione della provincia tirrenica. Una idea che verrà confermata oggi nell’assemblea dei sindaci in programma nella sede dell’Asl a Olbia. Un...

19 ottobre 2015
2 MINUTI DI LETTURA





BERCHIDDA. La Gallura è contraria alla proposta per l'istituzione della provincia tirrenica. Una idea che verrà confermata oggi nell’assemblea dei sindaci in programma nella sede dell’Asl a Olbia. Un no che nei giorni scorsi è stato ribadito con forza anche dal presidente della Comunità montana " Monte Acuto ", Andrea Nieddu (foto), che prende posizione e si schiera contro. «La Comunità montana più vasta della Sardegna- attacca il sindaco di Berchidda - con 6 comuni Alà dei sardi, Berchidda, Buddusò, Monti, Oschiri e Padru, con 17 mila abitanti e una superficie di 1070 ettari, rivendica una centralità geografica strategica nella discussione sul riordino degli enti intermedi».

Dopo riunioni, incontri, una attenta analisi, sulle varie proposte in campo, le boccia ritenendole inadeguate per gli interessi del territorio che amministra. «Rigettiamo l'ipotesi di una provincia tirrenica-prosegue- che appare un artificio amministrativo e non una sintesi di cultura, lingua e diversificazione di tessuti sociali e produttivi. Tra l'altro – aggiunge Nieddu – non ho letto alcun documento contenente la proposta di una provincia tirrenica». Invece Nieddu " reclama un coinvolgimento diretto della Cm Monte Acuto. « Il nuovo assetto degli enti locali del Nord Sardegna non può prescindere dal dialogo con il nostro territorio che è la cerniera omogenea tra i poli urbani di Olbia e Sassari».

Il presidente Nieddu dalla fase critica passa a quella propositiva indicando che «la strada da percorrere è un'altra: chiederemo alla Regione di riconoscere alle aggregazioni di Comuni le funzioni, le risorse e il personale per dar gambe alla programmazione dello sviluppo locale». Infine dal suo ufficio della sede dell'Ente in Monti lancia l'affondo criticando la resurrezione delle vecchie province. « La proposta di riforma è ancora molto contradditoria perché dice di sostituire le province con le Unioni dei comuni e nel contempo ci riporta indietro di dieci anni alle province storiche. Si deve ragionare sul concetto di omogeneità dei territori e sul vero decentramento di risorse e competenze. In caso contrario- conclude Nieddu - il rischio di partorire una riforma inutile e non condivisa».

Il dibattito divampa: le diplomazie sono a lavoro alla ricerca di una sintesi fra le posizioni delle forze politiche a livello regionale, in grado di soddisfare le varie posizioni, mentre i territori rivendicano un maggior coinvolgimento.

In Primo Piano
La lotta al tabacco

Un sardo su tre fuma e i divieti sono ancora blandi

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative