La Nuova Sardegna

ARZACHENA. Corsi di formazione al via con le polemiche dell'opposizione: «Il Comune investe 20mila euro per forgiare figure professionali come gli informatori turistici, ne spende altri 25mila per due corsi di inglese, ma poi la città vive tre mesi all'anno. E l'amministrazione non fa in modo di tenere aperti tutti gli info point». Angelo Filigheddu, consigliere di minoranza del gruppo “Arzachena concreta”, riconosce la validità delle iniziative ma critica scelte e metodi della Giunta.

«La formazione è importante – dice Filigheddu –, ma a che serve creare 18 informatori turistici se poi, come è accaduto la scorsa estate, il punto di informazione comunale di Baja Sardinia non apre i battenti? L'assessore Gianni Baffigo dichiara che sono figure professionali richieste nel settore. Ma quali garanzie ci sono che troveranno poi lavoro sul territorio? Se l'amministrazione Ragnedda non riesce a trovare una maniera per tenere aperte neppure le strutture pubbliche, c'è il rischio di veder scappare altrove i futuri professionisti».

La polemica si sposta poi su due corsi di inglese. Il primo di 30 ore gratuito, sovvenzionato dall'assessorato al Commercio con 20mila euro. Il secondo di 20 ore, cofinanziato dal Comune con 4.500 euro, per il quale ogni partecipante paga 80 euro al mese. Chiede Filigheddu: «Perché alcuni corsisti devono pagare e altri no? Quale metodo ha usato l'amministrazione per assegnare i corsi, soprattutto quello da 20mila euro? È una cifra piuttosto alta». L'ultimo affondo è diretto alle politiche della programmazione turistica e del lavoro: «Non basta aver istituito un tavolo comunale permanente per entrambi i settori – dichiara –. A tutt'oggi le iniziative prese dall'amministrazione non raggiungono gli obiettivi previsti, in primis quello dell'allungamento della stagione. Non bastano le dichiarazioni di intenti, ci vogliono i fatti».