La Nuova Sardegna

Olbia

Asl, dietro front: il punto nascite non sarà chiuso

di Angelo Mavuli
Asl, dietro front: il punto nascite non sarà chiuso

Il commissario Paolo Tecleme ha modificato la delibera E Balata insiste: «Ci si deve battere per ottenere la deroga»

29 novembre 2015
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TEMPIO. Il Commissario straordinario dell’Asl di Olbia Paolo Tecleme è stato di parola e, così come aveva assicurato al sindaco, venerdì pomeriggio, convocata la conferenza territoriale Socio Sanitaria della Gallura, di cui Biancareddu è vicepresidente, ha modificato la delibera assunta venerdì 17: quella che cancellava il punto nascite.

Ostetricia e Ginecologia. Cancellato l’intero paragrafo che riguardava la chiusura del punto nascite di Tempio. Aggiunto invece nella nuova dicitura, accanto al solo termine “Ginecologia” ,(usato nella precedente delibera), anche il termine Ostetricia. A significare che al Dettori, sino ad una eventuale decisione contraria del consiglio regionale, opera ancora, a pieno titolo e nella sua interezza, il reparto di Ostetricia e Ginecologia. Intanto il sindaco rende noto di avere chiesto a Tecleme di adoperarsi subito perché si riducano drasticamente, per lo stesso reparto, i tempi di attesa per le visite che ora si prolungano immotivatamente anche oltre i due mesi. Lo stesso Biancareddu conferma l’intenzione di tenere comunque una seduta del Consigli nel reparto di Ostetricia e Ginecologia.

Antonio Balata. Ieri mattina intanto, quando ancora non si sapeva della modifica apportata, Antonio Balata, capogruppo della minoranza consiliare ha divulgato un duro comunicato di protesta nei confronti del commissario Tecleme, firmato oltre che da Tempio Libera, anche dal Pd, Sel, Upc, Partito dei Sardi e Idv. «La coalizione Tempio Libera e Democratica - scrive Balata -, si oppone fermamente alla chiusura del punto nascite. L’atto decommissario è intempestivo ed impugnabile perché non è basato su alcun atto legislativo valido ma solo su un'ipotesi di riordino della rete ospedaliera che deve ancora passare in consiglio regionale».

La responsabilità. «Il commissario straordinario - prosegue Balata -, si assume una gravissima responsabilità anche perché il territorio è ancora privo sia del Sistema di Trasporto per l'Emergenza Neonatale (Sten) sia di quello Assistito Materno (Stam)». Il comunicato della coalizione, con argomenti che, a seconda di come andranno le cose in consiglio Regionale, «dovranno essere ripresi con forza», ricorda al commissario «che tali servizi devono essere obbligatoriamente presenti e funzionanti prima di qualunque riorganizzazione del Punto Nascite».

Disparità di trattamento. Al commissario si rimarca anche «la disparità di trattamento fra il punto nascite del Dettori che si vuol chiudere e quelli di altri ospedali per i quali è stata decisa la deroga nonostante i numeri di nascite siano inferiori rispetto a Tempio». Il comunicato si chiude con l’auspicio «che ci sia da parte dell'amministrazione cittadina il necessario vigore nella difesa di un bene comune».

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