La Nuova Sardegna

Olbia

No al senso unico alternato, da lunedì 125 chiusa

Serena Lullia
No al senso unico alternato, da lunedì 125 chiusa

Per chi vive a Murta Maria 15 giorni di passione. Fallisce il tentativo di ridurre i disagi per la viabilità

09 gennaio 2016
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OLBIA. Si preparano ad affrontare la chiusura della strada con stoica rassegnazione. Gli abitanti di Murta Maria fanno il pieno di benzina e pazienza. Ne avranno bisogno da lunedì fino al 25 gennaio. Sono questi i giorni nei quali verrà chiusa al traffico la statale 125 nel tratto dal centro commerciale Auchan e l'innesto della bretella di Spiritu Santu. Per muoversi da Murta Maria a Olbia i cittadino dovranno fare parecchi chilometri in più. Fallito il tentativo in extremis del Comune di ottenere il senso unico alternato nella strada che passa sul Padrongianus. Irremovibile la Geasar, la società che gestisce l’aeroporto. In quelle condizioni i lavori per l’allungamento della pista non sarebbero in sicurezza. «Il percorso Murta Maria-Olbia diventa così di 23 chilometri – commenta Corrado Varrucciu, presidente del comitato di Murta Maria –. E ci sono persone che per lavoro devono fare quella strada anche quattro volte al giorno. Il conto è presto fatto, come anche il calcolo del disagio».

Il cantiere deve essere aperto e in tempi rapidi. E non esiste una soluzione alternativa, meno dolorosa di quella studiata dall'Anas. Deviazione sulla statale 199 fino all'innesto con la 131 in direzione Nuoro, uscita allo svincolo “La Castagna" e da qui lungo la nuova bretella di collegamento con la 125. Il blocco della circolazione avverrà all'altezza dell'Auchan, che sarà però raggiungibile. «Il cantiere deve essere aperto, ne siamo consapevoli – commenta ancora Varrucciu –. Per fortuna il sindaco Giovannelli si era opposto alla prima ipotesi di chiusura della strada, dal 9 al 23 dicembre. Purtroppo però i disagi della viabilità si aggiungono ad altri problemi della nostra frazione». Il presidente Varrucciu spera solo che i tempi di chiusura, 15 giorni, siano rispettati. «Vigileremo perché questo disagio non si protragga oltre – afferma –, magari con la scusa che piove o che il tempo fa i capricci. Un borgo di periferia deve avere gli stessi diritti alla mobilità del resto della città. Ci stanno trasformando in un ghetto».

Si ripete un incubo per la frazione di Murta Maria. La chiusura prima e la ricostruzione poi del ponte sul rio Padrongianus tennero in ostaggio gli abitanti per anni. «Ma i disagi sono anche per i dipendenti dell’Auchan, molti dei quali risiedono proprio a Murta Maria, per chi va a fare la spesa negli ipermercati di quella zona», aggiunge il presidente Varrucciu. La frazione apprezza l’attenzione del sindaco sul problema della chiusura della strada, ma critica l’assenza della delegata di frazione, Monica Fois. «Non la vediamo da maggio dello scorso anno», conclude Varrucciu.

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