La Nuova Sardegna

Olbia

Comunità montana in trincea sulla sanità: giù le mani dai servizi

di Giuseppe Mattioli
Comunità montana in trincea sulla sanità: giù le mani dai servizi

«Occorre garantire le prestazioni specialistiche nei paesi Essenziali il punto prelievi, il diabetologo e il cardiologo»

25 gennaio 2016
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OLBIA. Non si placano le diatribe sul fronte della sanità gallurese. Questa volta a scendere sul piede di guerra è la giunta della Comunità montana Monte Acuto, presieduta dal sindaco di Berchidda, Andrea Nieddu, che esige maggiore attenzione da Asl e Regione. Riunitasi, nei giorni scorsi ad Olbia, prima dell’incontro della conferenza territoriale socio- sanitaria, ha affrontato le problematiche in materia sanitaria rivendicando le esigenze dei comuni del Monte Acuto. A tenere banco, i temi della medicina del territorio, in particolare, i problemi sorti nei comuni di Berchidda, Monti e Oschiri in merito al servizio prelievi e diabetologia, e a Buddusò e Alà dei sardi per quanto riguarda la cardiologia. Le richieste della giunta sono riassunte nelle parole del presidente Nieddu. Che dice: «La riorganizzazione della rete ospedaliera non può escludere o disattendere le aspettative e le esigenze assistenziali e sanitarie del territorio. Occorre garantire servizi e prestazioni specialistiche di medicina del territorio che finora hanno consentito alle nostre comunità significativi standard di qualità. Chiediamo ai vertici dell’Asl di mantenere e consolidare il servizio prelievi erogato settimanalmente a Berchidda, Oschiri e Monti, così come il ripristino della presenza mensile del diabetologo. Sui comuni di Alà e Buddusò si rivendica il mantenimento del cardiologo». A fianco alla giunta della Cm, anche i sindaci di Alà, Berchidda, Buddusò, Monti, Oschiri e Padru ( quest’ultimo anche presidente della conferenza socio sanitaria), i quali chiedono, quindi, maggiore attenzione nei confronti delle periferie, evitando che la razionalizzazione della spesa sanitaria regionale metta a dura prova eccellenze già presenti. La giunta dell’ente, in un comunicato, chiede il potenziamento della rete territoriale della sanità per i sei comuni montani. E dalle critiche passa alla fase propositiva. « Intendiamo potenziare la rete territoriale della sanità nel Monte Acuto per rispondere alla domanda locale aprendo la discussione su geriatria, riabilitazione e fisioterapia, medicina dello sport – prosegue il presidente Nieddu – . Il diritto alla salute è un diritto di tutti, anche per gli abitanti di aree disagiate e lontane dalle strutture ospedaliere quali Buddusò e Alà». Poi l’affondo alla Regione: «Non sembra che tutti i sardi abbiano gli stessi diritti quando si apprende che la Regione non ha finanziato nessuna casa della salute nel nord Sardegna, destinando le risorse interamente al sud dell’isola». Tutte problematiche che ora attendono una risposta.

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