La Nuova Sardegna

Olbia

Strage di Tempio, il pm chiede l'ergastolo per Angelo Frigeri

Il luogo del triplice omicidio
Il luogo del triplice omicidio

L'antennista è accusato di triplice omicidio aggravato, calunnia aggravata e di furto della carta di credito di una delle vittime

25 gennaio 2016
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TEMPIO. Ergastolo. È questa la richiesta del pubblico ministero nei confronti di Angelo Frigeri, l'operaio trentacinquenne di Tempio Pausania accusato di aver ucciso nel maggio 2014 Giovanni Azzena, la moglie Giulia Zanzani e il loro figlio Pietro, di 12 anni. Al termine della requisitoria, davanti al Gup di Tempio Vincenzio Cristiano, il pm Angelo Beccu ha formulato la richiesta del carcere a vita per Frigeri, dopo che, nella precedenza udienza, era stato stabilito che l'imputato è capace di intendere e di volere.

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Frigeri non era presente in aula. Detenuto nel carcere sassarese di Bancali, l'imputato ha rinunciato all'ultimo a comparire, mentre erano presenti in aula alcuni parenti delle vittime ed i loro legali, che hanno chiesto una previsionale che sfiora i 700 mila euro. Secondo la tesi della Procura di Tempio Pausania, non ci sarebbero dubbi: l'antennista è l'unico autore della strage compiuta nel maggio di due anni fa. 

Il giovane deve rispondere di triplice omicidio aggravato, ma anche di calunnia aggravata, per avere accusato della strage una terza persona risultata alla fine delle indagini totalmente estranea all'omicidio, e di furto della carta di credito di una delle vittima, utilizzata diverse ore dopo il delitto. Si torna in aula il 15 febbraio, per l'arringa della difesa ed eventuali repliche.

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