La Nuova Sardegna

Olbia

BUDDUSò

Satta: si potenzi l’offerta sanitaria

Satta: si potenzi l’offerta sanitaria

Incontro con i vertici Asl. Tecleme: partiamo con un nuovo passo

17 febbraio 2016
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BUDDUSO’. Si è tenuto, lunedì, a Buddusò, nei locali della sala consiliare, un incontro tra il commissario della Asl di Olbia Paolo Tecleme, accompagnato dal direttore amministrativo, David Harris, e il sindaco Giovanni Antonio Satta, con alcuni rappresentanti della giunta, tra cui l’assessore alla Sanità, Giuseppina Ferreri. Si è parlato dell’utilizzo del poliambulatorio del paese in via De Andrè che è stato visitato dalla delegazione. A guidare delegazione Asl, Antonio Satta, nelle vesti di presidente della conferenza territoriale socio sanitaria della Asl di Olbia.

«“L’ambulatorio del nostro Comune può assolvere alle esigenze sanitarie del nostro paese, ma anche dei territori vicini: siamo baricentrici rispetto ad un territorio più popoloso e periferico rispetto alle strutture ospedaliere e agli altri poliambulatori. Per questo chiediamo un potenziamento dall’offerta sanitaria e che i servizi esistenti non vengano depotenziati», ha detto il sindaco.

«Questo territorio è una cerniera per le aree periferiche della Asl, dal quale vorremmo partire con un nuovo passo - ha affermato Tecleme -: il nostro proposito è quello di censire i pazienti, suddividendoli per patologie per essere monitorati dallo specialista, ma soprattutto dal medico di medicina generale, che assumerà un ruolo fondamentale nell’erogazione dei servizi sanitari».

«“Budduso-Alà, così come Badesi-Trinità, sono i confini della Asl a cui è necessario prestare maggiore attenzione, così da evitare che oltre alla sfiducia si insinui nella popolazione il sentimento dell’ingiustizia sociale - spiegato Satta -; bisogna affrontare in tutti i tavoli il problema delle risorse limitate assegnate alla Asl, perché anche il Nord Sardegna ha il diritto di venire finanziato in maniera equa. E la Gallura non è disposta a stare in silenzio rispetto alle case della salute finanziate nel sud dell’Isola». (s.d.)

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