La Nuova Sardegna

Olbia

Satta (Upc) striglia la Coalizione: «Prima le regole e poi i candidati»

di Marco Bittau
Satta (Upc) striglia la Coalizione: «Prima le regole e poi i candidati»

Sono giornate decisive per le primarie del centrosinistra: domani due incontri, sabato il verdetto Confermati Careddu, Ricciu e Piccinnu del Pd, Renato Azara del Pds e Jacopo Merlini di Civicamente

03 marzo 2016
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OLBIA. «Prima le regole, poi i nomi dei candidati». Non si scompone Antonio Satta, segretario nazionale dell’Upc, capitano di lungo corso abituato a condurre in porto trattative politiche ben più lunghe e complesse. Il messaggio rivolto alla Coalizione civica e democratica è chiaro, così come è chiara l’agenda: niente rinvii, domani mattina si chiude l’accordo sulle regole e sabato si annunciano i candidati. Solo allora, sabato, lo stesso Antonio Satta scioglierà la riserva sulla sua discesa in campo alle primarie.

Per la Coalizione civica e democratica sono giornate decisive. Il confronto sulle regole delle primarie (soprattutto quella degli aventi diritto al voto) è serrato, ma è palese la volontà di chiudere il tavolo e ufficializzare i candidati. Saranno sette oppure sei? Più probabile cinque. Sicuri Carlo Careddu, Gianni Ricciu e Rino Piccinnu del Pd, sicuri anche Jacopo Merlini di Civicamente e Renato Azara del Partito dei sardi. Assai meno sicura Ivana Russu del Pd: il suo nome era ricorrente nel ventaglio dei possibili candidati e l’assessore ha anche tutte le carte in regola per misurarsi. Il rischio di frazionare eccessivamente i voti del Pd però è altissimo e la Russu potrebbe anche defilarsi rinviando il bel sogno di una candidatura rosa. Così come potrebbe rinunciare Antonio Satta, guastatore trasversale, capace di drenare voti ovunque.

«Ora serve uno sforzo deciso e immediato per chiudere la trattativa sulle regole e decidere i nomi dei candidati alle primarie – incoraggia il segretario nazionale dell’Upc – un accordo che semnbrava cosa già fatta e che, invece, è stato rimesso in discussione. Sbagliando». Tutti d’accordo sul fatto che nessun elettore alle primarie deve sborsare un solo euro («Quelle sono regole delle primarie di partito – dice Antonio Satta – ma queste sono primarie di coalizione»). E tutti d’accordo anche sul fatto che i seggi delle primarie devono essere istituiti in tutta la città e non nelle sedi di partito. Resta da definire il nodo degli aventi diritto al voto, la questione che nei giorni scorsi ha messo a dura prova la tenuta della Coalizione civica e democratica. «Non c’è dubbio – è ancora l’opinione di Antonio Satta – devono votare alle primarie i cittadini iscritti nelle liste elettorali, cioè quelli che posson votare alle comunali. Non esiste che chi esprime una preferenza per un candidato alle primarie poi non possa votarlo alle comunali. Chi potrebbe impedirmi di organizzare qualche pullman di votanti da Padru e orientare in un modo o nell’altro l’esito delle primarie?». «Deve prevalere il buon senso – conclude Satta – definiamo prima ale regole e poi i candidati per le primarie. Poi presentriamo il programma della coalizione ai cittadini. Un programma ad ampio raggio, credibile. Il resto verrà da sè».

@marcobittau

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