La Nuova Sardegna

Olbia

Con i gioielli di Gerolama il riciclo diventa artistico

di Walkiria Baldinelli
Con i gioielli di Gerolama il riciclo diventa artistico

Un’artigiana di Santa Teresa si è specializzata in bijoux e altri oggetti originali «Riesco a modellare anelli, fiori e collane. Presto sarò ospite alla fiera Abilmente»

12 marzo 2016
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SANTA TERESA. Filati pregiati e passamanerie prendono forma velocemente tra le mani esperte di Gerolama Nieddu. Una passione innata la sua per la creatività che incontra il gusto raffinato delle maison più prestigiose. Disegna bijoux e accessori per “Fili e forme”, l'azienda di Prato che produce e vende filati pregiati destinati al mercato mondiale dell'alta moda. Sono tutti pezzi unici. La prossima settimana volerà a Roma alla fiera internazionale della manualità creativa “Abilmente”, per rappresentare lo stile made in Italy dell'impresa toscana. In anteprima mostrerà la collezione di gioielli tessili Primavera-Estate 2016.

Gerolama ha 52 anni, da un anno e mezzo collabora con “Fili e forme”. Con la sua abilità ha creato molti bijoux che si sposano perfettamente con i filati e le passamanerie prodotte negli stabilimenti di Firenze. Le sue collezioni sono tra le più apprezzate e ammirate in ogni vetrina internazionale. Non solo fiere: i suoi lavori sono stati pubblicati su alcune riviste specializzate, inoltre cresce ogni giorno il numero dei click e dei like sulle foto delle creazioni postate su diversi siti web e sul mondo dei social.

Nel 2011 i lavori dell'artista teresina hanno iniziato a circolare in Italia, pochi mesi fa la svolta che l'ha avvicinata al mercato internazionale. Gerolama non si separa mai dalla sua valigetta colma di filati, aghi, bottoni, uncinetti e altri materiali riciclati. Non a caso firma le sue creazioni “Pizzulamini”, parola gallurese che tradotta in italiano significa cianfrusaglie.

Ha trasformato parte della sua casa nella frazione di San Pasquale in una sorta di laboratorio. Ma macina idee anche durante il giorno, mentre lavora al bar di famiglia, mentre serve un cappuccino o un caffè. Non disegna solo gioielli con i preziosi filati, ma inventa anche intrecci con diverse tecniche. E usa materiali di riciclo, come le spugne, di quelle gialle e rosa che si trovano nei supermercati. «Ho una mia tecnica – racconta -, ma è un segreto che non svelo. Coloro i panni di spugna con bacche di mirto, c'è anche un tocco di Sardegna nelle mie creazioni – sottolinea con orgoglio –. Riesco a modellare fiori, collane, anelli, ma anche accessori – spiega -. E pure bouquet ma anche segnaposti, centrotavola, barattoli. E ancora, borse, fermagli, molto gettonati quelli per le bambine. Insomma un ventaglio di oggetti realizzati con tessuti diversi».

«Una delle collezione più amate - sottolinea - è quella realizzata con stoffe di jeans. Anche i centrini della nonna possono diventare creazioni uniche. Basta aggiungere qualche bottone e qualche passamaneria. Ciò che conta alla fine è la fantasia e il buon gusto nel mixare forme e colori».

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