La Nuova Sardegna

Olbia

Apre il ponte sul Loddone Via Veneto, altri 100 giorni

Apre il ponte sul Loddone Via Veneto, altri 100 giorni

Ripristinato l’importante collegamento: Loiri rimasta “isolata” per più di 2 anni La dittà Angius realizzerà invece la struttura sul Seligheddu abbattuta a ottobre

23 aprile 2016
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OLBIA. Due ponti per curare due ferite dell’alluvione. Il primo, sul Loddone, nel comune di Loiri, crollato con il passaggio del ciclone Cleopatra, è stato inaugurato ieri. Quello di via Vittorio Veneto, abbattuto il primo ottobre prima che il rio Seligheddu sommergesse il quartiere di Isticcadeddu, ha davanti a sé 100 giorni di lavoro. Il Comune ha aperto le buste delle offerte. La ditta Angius di Sassari si è aggiudicata la gara con un ribasso del 40 per cento. Alla gara hanno partecipato 10 imprese scelte tra quelle iscritte all'albo comunale in base alle categorie adeguate ai lavori. Ogni ditta è stata chiamata secondo il principio della rotazione.

Il Loddone. Il ponte sul Loddone era atteso da due anni e mezzo. Venne spazzato via dalla violenza di Cleopatra. Un crollo che allontanò Olbia da Loiri. Provvidenziali le due bretelle sulla quattro corsie che hanno permesso in questi anni di far sentire meno isolato il piccolo comune dirimpettaio. Nei giorni scorsi, a visitare il cantiere ormai in via di ultimazione era arrivato anche il presidente dell’Anas, Gian Vittorio Armani. Il ponte è lungo 110 metri, ha due campate da 55 metri ed è costato circa 3,3 milioni di euro.

Via Veneto. Ancora lontana la data di ultimazione del ponte di via Veneto. Il primo ottobre il sindaco Gianni Giovannelli ordinò la demolizione della struttura che avrebbe quasi sicuramente causato l’allagamento del quartiere di Isticcadeddu. Dopo un lungo iter e una trafila di autorizzazioni la ditta Angius si è aggiudicata l’opera. «Ora seguirà la verifica di tutta la documentazione _– spiega l'assessore ai Lavori pubblici, Davide Bacciu –, e poi i lavori saranno ufficialmente consegnati». Da quel momento scatteranno 100 giorni di lavoro, termine entro il quale il ponte dovrà essere realizzato.

Non solo Loddone. «Apprendiamo con soddisfazione che finalmente la strada sul Loddone è stata riaperta al traffico dopo i disagi degli ultimi tempi – commenta Antonio Satta, sindaco di Padru e segretario nazionale dell’Upc –. È assurdo sottolineare che ci sono voluti quasi tre anni per ricostruire un tratto di strada così importante. L’auspicio è che ora l’Anas provveda, senza indugio, a completare i lavori sull’altro tratto di strada nelle vicinanze di Sozza, della strada provinciale 24, rimasti incompiuti e anche essi causati dall’alluvione. Non vorremo certo attendere altri tre anni per vedere sistemate poche centinaia di metri di asfalto, che l'Anas al momento ha abbandonato. I pericoli incombenti e i disagi per gli automobilisti sono tristemente sempre attuali». (se.lu.)

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