La Nuova Sardegna

Olbia

Il commercio sfida la crisi: c’è la ripresa

di Tiziana Simula
Il commercio sfida la crisi: c’è la ripresa

Il settore l’anno scorso ha fatto registrare una crescita superiore al 3% con un saldo di 73 nuove attività sul mercato

04 maggio 2016
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OLBIA. Il commercio sfida la crisi e aguzza l’ingegno. C’è ancora voglia di mettersi in gioco, di crearsi un lavoro, di investire nel tessuto economico della città, ma anche di rinnovarsi per essere più appetibili e competitivi sul mercato. Insomma, a Olbia, c’è voglia di fare commercio. Non solo un’ottimistica considerazione. A raccontarlo, sono i dati della Camera di Commercio che parlano di una ripresa in città nel 2015 del 3,05 per cento rispetto all’anno precedente.

Crescita del 3,05 per cento. Su 177 nuove iscrizioni, si sono registrate 104 cessazioni, con un saldo di 73 nuove attività operative di commercio (all’ingrosso e al dettaglio). Oltre 70 negozi con la serranda sollevata che rappresentano un’inversione di tendenza rispetto a qualche anno fa. Il centro storico e viale Aldo Moro sono le vie dello shopping preferite da chi vuole investire nel commercio: è soprattutto qui, che negli ultimi tempi, hanno aperto i nuovi negozi. «Una ventina tra il 2015 e il 2016 solo nel centro storico», spiega il presidente della Confcommercio, Pasquale Ambrosio. Che commenta con ottimismo i dati positivi della Camera di Commercio, ma anche la voglia di rinnovarsi dei commercianti “storici”, molti dei quali negli ultimi mesi hanno ristrutturato, rimodernato o ampliato i loro locali. Insomma, a lungo schiacciato dalla crisi e bistrattato dalle tasse, il commercio risale la china. «Un segnale di ripresa si era già avuto nel 2014 – prosegue Ambrosio –. I dati del 2015 dimostrano chiaramente che a dispetto della crisi, certamente ancora in atto, c’è voglia di investire nel commercio».

Voglia di fare commercio. Un chiaro segnale della ripresa economica del tessuto produttivo, che infonde ottimismo nella categoria. C’è fermento nel commercio cittadino e gli occhi più attenti se ne rendono conto subito, facendo un giro per le vie. «Sicuramente si vedono in giro meno cartelli “affittasi” e “vendesi” e più negozi che aprono – fa notare il responsabile Confcommercio Area Gallura, Nino Seu».

«I dati di ripresa a livello nazionale non sono così confortanti come quelli a livello locale – prosegue Pasquale Ambrosio –. L’altro aspetto che mi piace sottolineare è che c’è grande interesse verso Olbia da parte di chi vuole aprire nuove attività». Sono tanti i piccoli imprenditori provenienti da altri comuni della Gallura, e non solo, che decidono di investire in città, puntando sugli effetti del turismo. «Per quanto riguarda il centro storico, è prevista l’apertura a brevissimo di altre attività legate all’enogastronomia: un settore, questo, in crescita, particolarmente gradito dal flusso turistico e crocieristico che s’intrattiene nel cuore cittadino».

Offerta diversificata. Ma il commercio in ripresa non punta solo sul “tradizionale”: le nuove attività sono le più disparate: dall’enogastronomia con prodotti tipici, alla bigiotteria, dal negozio di accessori al distributore alimentare automatico, dalla friggitoria alla paninoteca. «La diversificazione dell’offerta e molto importante per attirare sempre più clienti», aggiunge il presidente.

La Confcomemrcio legge con grande speranza per il futuro il trend di crescita del 2015. «Noi nel commercio ci crediamo: chiediamo che anche l’amministrazione comunale ci creda, curando maggiormente il decoro urbano, le infrastrutture, la segnaletica», sottolineano dalla Confcommercio. Lunedì, l’associaizone di categoria inconterà i candidati a sindaco.

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