La Nuova Sardegna

Olbia

Ragazzo accoltellato al parco, spunta la pista della gelosia

di Angelo Mavuli
Ragazzo accoltellato al parco, spunta la pista della gelosia

Polizia e procura al lavoro sul movente, interrogati una decina di testimoni: sono tutti minorenni Il feritore è un venezuelano, ma perde quota la strada del razzismo. La lite iniziata per una ragazza

11 maggio 2016
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TEMPIO. Sta meglio, M.R., il 21 enne ferito lunedì pomeriggio con due colpi di coltello al termine di una rissa. Il giovane, suturato dai medici del pronto soccorso per una ferita alla spalla e una alla schiena, guaribili in dieci giorni come da prognosi medica, è stato dimesso dal Dettori alcune ore dopo il fatto. M. R., già sentito dagli uomini del commissariato di Tempio nell’immediatezza del fatto, dovrà specificare ancora meglio alla polizia, nel proseguo delle indagini, le circostanze del grave fatto di sangue. Anche il presunto feritore, O.J., 18 anni, venezuelano residente ad Aggius assieme alla madre e al suo compagno di lei, accusato “di lesioni aggravate dall’utilizzo del coltello”, è tornato a casa nella stessa giornata di lunedì, dopo essere stato anche lui medicato al Dettori per una serie di botte al torace, guaribili in sette giorni secondo la prognosi medica.

Nel commissariato di Tempio, intanto, dove O.J aveva trovato rifugio per scampare ad alcuni inseguitori che volevano vendicare il compagno accoltellato, gli uomini del vicequestore Raffaele Bracale, hanno proseguito anche ieri ad ascoltare ed a verbalizzare nuove dichiarazioni e nuove versioni dei testimoni, una decina di ragazzini e ragazzine, tutti minorenni. Le indagini sono seguite dal sostituto procuratore Elisabetta Atzori, al quale spetterà nelle prossime ore, sulla base degli interrogatori e dei rapporti della polizia, tirare le fila di questo bruttissimo episodio.

Il fatto si è verificato nel tardo pomeriggio di lunedì al Parco delle Rimembranze, in prossimità dei giochi per bambini in quel momento affollato di adulti e piccini. Difficile e anche azzardato, in mancanza di notizie ufficiali da parte degli inquirenti, ipotizzare le cause della reazione del ragazzo venezuelano. Qualcuno, in un primo momento, ha ipotizzato che la sua reazione fosse a un insulto razziale. Con il passare delle ore, però, sono saltate fuori altre ipotesi, fra cui quella della gelosia nei confronti di una coetanea, forse ambita da qualche altro compagno. Saranno il magistrato e la polizia a fare luce sull’episodio che, qualunque sia la radice, dovrebbe accendere, per lo meno, una spia nelle famiglie e nell’intera comunità.

Sull’episodio intanto è intervenuto con un comunicato stampa il Coordinamento regionale e la locale sezione di Tempio del movimento “Noi con Salvini” che tramite il coordinatore Daniele Caruso denunciano che “anche a Tempio, come nel resto dell’Isola, è emergenza sicurezza”. Sulla stessa linea di Caruso anche Dario Musselli coordinatore tempiese di “Noi con Salvini”. Musselli, dopo avere espresso solidarietà al ragazzo ferito, si chiede «se la città abbia un efficace piano di sicurezza su questi episodi» e annuncia infine il suo impegno per «riportare in città il perso e giusto equilibrio».

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