La Nuova Sardegna

Olbia

Giunta, 5 Stelle all’attacco: violata la parità di genere

Giunta, 5 Stelle all’attacco: violata la parità di genere

I consiglieri comunali Teresa Piccinnu e Roberto Ferinaio accusano il sindaco: «Hanno pesato i voti e gli accordi politici, non le competenze professionali»

26 giugno 2016
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OLBIA. Il primo attacco lo sferra il Movimento 5 Stelle. Nel mirino la neonata giunta guidata dal sindaco Settimo Nizzi. In particolare, la stessa composizione dell’esecutivo e la quota femminile nella distribuzione delle deleghe.

«Il primo appunto riguarda l’annuncio disatteso del sindaco durante la campagna elettorale che aveva dichiarato che la giunta sarebbe stata formata da donne per il 50% – dicono i due consiglieri comunali Teresa Piccinnu e Roberto Ferinaio – il secondo rilievo attiene la dubbia legittimità formale e sostanziale nella costituzione della giunta. Si richiama la mancata applicazione dei principi sulla parità di genere nella parte in cui si specifica la presenza del 40% per uno dei sessi. In pratica, leggi e sentenze alla mano, il numero degli assessori donna dovrebbe essere 4 e non 3, computando a tal fine anche il sindaco. Per questo il M5S propone, al fine di evitare un ulteriore e costoso contenzioso all’amministrazione, di rivedere le nomine a favore di un’altra donna all’interno della giunta. Il rispetto delle leggi e del bene comune troverà nel M5S un’opposizione propositiva ma senza nessuno sconto per un’amministrazione disattenta e non puntuale». «Ci accingiamo ad entrare in amministrazione con uno scopo ben preciso: far rispettare le leggi al fine di rendere trasparente e legittima l’azione di governo – aggiunge Roberto Ferinaio – da questo presupposto imprescindibile deriverà la nostra azione politica in opposizione che sarà propositiva e aperta a qualsiasi proposta che sia nell’interesse dei cittadini. Le competenze nella gestione della cosa pubblica sono fondamentali: auspichiamo che la scelta della giunta, sia basata sul principio della qualità professionale e curriculare piuttosto che sui freddi numeri elettorali». «Potevamo sollevare la questione dopo l’insediamento del consiglio comunale e della giunta – conclude Teresa Piccinnu – ma, il senso di responsabilità verso la città ci impone di segnalare ora questo problema. Pertanto invito il sindaco e il consiglio comunale, per i compiti di controllo, a ottemperare alla composizione di genere della giunta. Verificherò inoltre il curriculum e le deleghe di ciascun assessore prima di esprime un parere sulla giunta. Per ora ciò che emerge è la devoluzione a persone che hanno conseguito più voti come consiglieri o per accordi di poltrona. Un “do ut des” che risponde a logiche di accordi politici, di merito elettorale e poco di competenza nelle deleghe assessoriali. Il M5S avrebbe richiesto maggiore aderenza tra esperienze professionali e nomina».(red.ol.)

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