La Nuova Sardegna

Olbia

Museo con mille opere per la città

di Giandomenico Mele
Museo con mille opere per la città

Il progetto dell’ex sindaco andrà in porto? L’assessore Serra: stiamo valutando

13 agosto 2016
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OLBIA. Mille opere d'arte. Un museo da esportazione che potrebbe rilanciare il nome di Olbia nel mondo della cultura. Si chiama Ccam, l'acronimo di Casoria Contemporary Art Museum, il progetto segreto che l'ex sindaco Gianni Giovannelli portava avanti per regalare una collezione permanente di più di mille opere d'arte alla città. Un progetto condiviso con il segretario generale del Comune di Olbia, Stefania Cinzia Giua, che prevedeva come cornice la catalogazione delle collezioni d'arte a disposizione del Comune e la creazione di una pinacoteca comunale. Il Ccam, fondato e diretto da Antonio Manfredi, si estende su una superficie di circa 3.500 metri quadrati, con 3mila metri quadrati di esposizione permanente. Nel tempo ha acquisito al suo patrimonio circa mille opere di arte contemporanea di pittura, scultura, fotografia, video, arte multimediale e installazioni di importanti artisti provenienti da tutto il mondo.

«Sono pronto a mettere a disposizione dell'amministrazione il contatto, condividendo il progetto e facendo partecipe chi sia interessato al progetto – spiega l'ex sindaco, Gianni Giovannelli –. Il proprietario della struttura museale mi aveva sottoposto un progetto che avrebbe portato a Olbia un patrimonio di un migliaio di opere d'arte di grande valore, in una sorta di gemellaggio con la nostra città. Poi con il cambio di amministrazione il discorso si è interrotto».

La fondazione. A questo fine era nato pochi mesi fa a Olbia uno dei progetti "storici" della città, con la costituzione di una Fondazione di partecipazione per la gestione e la valorizzazione delle strutture culturali di proprietà del Comune. Parliamo del Museo culturale, gestito direttamente dal Comune o del teatro Michelucci, spazio all'aperto che dispone di un palco per lo svolgimento dell'attività teatrale, ma anche due moduli separati: uno destinato a laboratorio teatrale e uno a centro di documentazione.

Sul progetto il nuovo assessore alla Cultura, Sabrina Serra, mantiene inevitabile prudenza. «Stiamo valutando questo progetto, che peraltro è rimasto solo sulla carta - spiega la rappresentante della giunta Nizzi -. Sono venuta a conoscenza dell'ipotesi di partnership col museo di Casoria, ma ci riserviamo di valutare tutte le ipotesi. Certamente resto aperta a qualsiasi progetto che valorizzi la cultura a Olbia».

Partner privati. La Fondazione dovrebbe rappresentare anche il veicolo giuridico che permetta l'ingresso di partner privati che rilancino le strutture e le attività culturali in città. Tra i partner che avrebbero già dato disponibilità al progetto ci sarebbe la Fondazione Banco di Sardegna, ma anche la Geasar. Così sulla scorta di importanti esempi a livello europeo, la giunta Giovannelli aveva approvato una delibera di indirizzo scegliendo un modello organizzativo maggiormente idoneo per la gestione di attività e strutture culturali. La Fondazione in partecipazione dovrebbe garantire quindi sostenibilità economica, ma anche il coinvolgimento dei soggetti locali già operanti in ambito culturale.

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