La Nuova Sardegna

Olbia

In fiamme la maxi discarica del Cipnes

di Dario Budroni
In fiamme la maxi discarica del Cipnes

L’incidente ha distrutto costosi macchinari: danni per milioni di euro. L’impianto rischia un lungo stop per la riparazione

21 agosto 2016
3 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. La colonna di fumo si è sollevata poco prima delle 17. E le fiamme hanno continuato a divorare rifiuti e macchinari per tutta la sera. Il fuoco ha trasformato la discarica di Spiritu Santu, gestita dal consorzio industriale, in un maxi forno incandescente. I danni sono ingenti. Si parla di milioni di euro. Una mazzata che potrebbe mettere ko l’impianto per un bel po’ di tempo. Non si conosce con esattezza la causa del rogo. Si esclude comunque il dolo. Con tutta probabilità l’incendio potrebbe essere stato causato da della brace contenuta in un sacchetto della spazzatura oppure dal cortocircuito di qualche macchinario. I vigili del fuoco hanno dovuto fare gli straordinari per domare le fiamme sprigionate tra le mura di cemento armato della discarica di Spiritu Santu.

L’incendio. Gli impianti del Cipnes erano spenti ma nella struttura c’erano ancora degli operai, che stavano ripulendo un’ala del capannone. Pochi minuti prima delle 17, però, si sono accorti delle prime fiamme che stavano cominciando a bruciare il secco residuo, cioè tutto ciò che non viene differenziato, contenuto nella immensa vasca in cui avviene la triturazione dei rifiuti. Subito è scattato l’allarme. Nel giro di pochi istanti il fuoco ha raggiunto i rulli trasportatori, che servono poi a condurre i rifiuti nella grande pressa che trasforma tutto in ecoballe. Sono due i reparti dell’impianto di Spiritu Santu a essere stati invasi dalle fiamme. Il fumo era visibile in tutta la piana olbiese e l’odore acre dei rifiuti appena bruciati ha impregnato l’intera zona.

L’intervento. Per spegnere il rogo sono dovute intervenire diverse squadre dei vigili del fuoco. I vigili, in tutto una ventina, sono arrivati dalla caserma olbiese della Basa e anche da Arzachena. Diversi i mezzi utilizzati, tra cui un’autoscala, mentre da Sassari è arrivato un carro aria per il rifornimento delle bombole di aria compressa. Vista la tipologia di intervento, i vigili hanno infatti dovuto indossare maschere e autorespiratore. Dal vicino Costa Smeralda, invece, è arrivato un mezzo aeroportuale: una autocisterna per rifornire i camion di acqua.

Conta dei danni. Impossibile fare la conta dei danni. Ancora non si sa con esattezza cosa è stato distrutto dal fuoco. Con tutta probabilità, però, le macchine che servono per triturare e trasportare i rifiuti sono andate in buona parte distrutte. E poi ci sono le saracinesche, alcune delle quali deformate dal calore. Dunque, danni ingenti. Così la discarica di Spiritu Santu resterà fuori uso per qualche tempo. Di conseguenza sorge anche il problema del conferimento. In questi giorni sarà sicuramente individuata una nuova destinazione per i rifiuti prodotti a Olbia e negli altri 17 Comuni che scaricano a Spiritu Santu.

Discarica off limits. Le operazioni di bonifica, condotte dai vigili del fuoco, sono durate fino a tarda sera. Per tutta la giornata di oggi, per motivi di sicurezza, nessuno potrà mettere piede dentro la discarica. Avverranno soltanto dei controlli esterni, visto che l’incendio potrebbe riattivarsi da un momento all’altro. Domani, invece, in discarica entreranno nuovamente i vigili del fuoco per un sopralluogo. Solo dopo il loro parere il Cipnes potrà dare il via alle operazioni di pulizia e di ripristino dell’attività.

La strage

Famiglia sarda sterminata in Germania, sgomento nell'isola: «Le loro radici sono qui, tornavano spesso»

di Giancarlo Bulla
Le nostre iniziative