La Nuova Sardegna

Olbia

Alluvione 2013, lo sfogo di un pensionato

Alluvione 2013, lo sfogo di un pensionato

Vive ancora nella casa distrutta dal ciclone Cleopatra senza luce né acqua: «Sono un dimenticato»

20 settembre 2016
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OLBIA. Paolo Muzzetto vive in quel che resta della sua casa di via Danimarca. Dorme su una branda, non ha luce né acqua. Si considera uno dei tanti “dimenticati dell’alluvione” «del quale però tutti si ricordano quando ci sono le tasse da pagare».

Ha sempre fatto il muratore, ora non lavora più e ha una pensione mensile di 337 euro. «Con questi soldi io devo tirare avanti. Ho due case, ma è come se non avessi nulla perché il ciclone Cleopatra mi ha distrutto tutto: ho subìto e documentato un danno di 118mila euro». Mentre parla, Paolo Muzzetto mostra una sfilza di lettere protocollate in Comune, una serie di richieste di contributi, alcune foto della sua casa. «Sono ancora visibili i segni della devastazione, esattamente come 3 anni fa. Ho ricevuto 2mila euro dalla Croce Rossa e un buono da 100 euro per la spesa, subito dopo l’alluvione, per qualche mese. Adesso più niente».

L’appartamento in cui vive il pensionato in via Danimarca, confina con un’altra casa, sempre sua, e il cui ingresso si affaccia in via Frosinone. «Avevo costruito tutto quando ero giovane e ( è il caso di dirlo), per fortuna non mi sono sposato. Se avessi avuto una famiglia da mantenere, non ce l’avrei fatta. Prima della tragica alluvione, avevo anche deciso di affittare entrambi gli appartamenti per riuscire a vivere meglio, ma ovviamente il mio progetto è andato in fumo. So di non essere l’unico in questa condizione, so che ci sono persone che forse stanno peggio di me. Ma anche io mi sento un “dimenticato” ed è una sensazione tremenda. Oltre il danno, però, c’è anche la beffa. Perché adesso c’è la tegola di Equitalia che mi chiede il pagamento di una vecchia Imu. Non solo. Mi sollecita anche Abbanoa e il Comune mi chie i soldi della nettezza urbana. Ma io dove li vado a prendere?».

La tristezza di Paolo Muzzetto si spezza solo quando parla della sua passione: il ciclismo. «Ora sono iscritto al Gruppo Sportivo Giorgione Ozierese Carrera. Amo la bici, è l’unico svago che mi concedo per tirare su il morale. Ma non può bastare». (s.p.)

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