La Nuova Sardegna

Olbia

Molo per maxi yacht, l’attesa si allunga

di Giandomenico Mele
Molo per maxi yacht, l’attesa si allunga

Piano regolatore a rilento perché manca la Valutazione ambientale strategica: il porto turistico al Brin deve attendere

20 settembre 2016
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OLBIA. Il porto privato del Molo Brin resta impigliato nelle maglie della Vas. Si chiama Valutazione ambientale strategica ed è la procedura necessaria perché possa essere approvato definitivamente il Piano regolatore del porto. A Olbia non c'è la Vas e nemmeno il Piano regolatore del porto. Quindi non può esserci il porto turistico privato per i maxi yacht. Accordi di Programma, visite istituzionali a Cagliari, progetti in cantiere e delibere di indirizzo: tutto inutile, per il momento. L'Autorità portuale di Olbia ha in corso presso gli uffici dell'assessorato della Difesa dell'Ambiente la procedura di Vas del Piano regolatore portuale dei porti di Olbia e Golfo Aranci. «A marzo 2016 gli uffici dell'assessorato, anche a seguito delle richieste pervenute da parte del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici (parere n. 37/2015), hanno chiesto integrazioni all'Autorità portuale di Olbia – recita la nota stampa dell'assessorato regionale all'Ambiente –. Al momento gli uffici dell'assessorato sono in attesa delle integrazioni richieste. Si tratta di aspetti tecnici riguardanti un procedimento molto complesso».

No Vas, no porto. Successivamente alle integrazioni da parte dell'Autorità portuale si dovrà attendere il parere definitivo del Consiglio superiore di Lavori pubblici e, solo dopo quest'ultimo, potrà essere emesso il parere motivato di Vas di competenza dell'assessorato della Difesa dell'ambiente. Allo stato non risulta che l'Autorità portuale abbia consegnato agli uffici dell'assessorato i documenti tecnici necessari contenenti le integrazioni.

L'iter del progetto della Quay Royal per il porto turistico al Molo Brin era iniziato nel 2004, quando la società chiese all'Autorità portuale la concessione demaniale per realizzare e gestire un molo da diporto per maxi yacht tra il Molo Brin e l'Isola di Mezzo. Il progetto nel 2007 fu sospeso dal ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture proprio per la mancanza del Piano regolatore del porto. Nel 2014 l'iter riprese e, nel corso della conferenza di servizi, il progetto venne bocciato per l'assenza del piano portuale.

La delibera della giunta Nizzi. Nonostante il blocco derivante dalla mancata definizione della procedura di Vas, a livello politico l'iter del porto turistico sembra andare avanti. A fine luglio infatti la giunta Nizzi ha sottoscritto una delibera (la numero 300) che fa ripartire il progetto dall'inizio. «Intanto il progetto che è stato varato dal sindaco precedente sul porto turistico non ci piace proprio – spiegava il primo cittadino –. Al Comune spetta dare linee di indirizzo e di sicuro l'affidamento di un'opera così importante, che porterà benefici all'economia della città, non può che essere concesso ai privati». Dunque la Quay Royal potrebbe avere finalmente partita vinta e vedersi assegnare la concessione demaniale per il molo. Vas permettendo.

La strategia. Nelle motivazioni, si legge nella delibera dello scorso agosto, l'approvazione del progetto definitivo è effettuata: in caso di conformità dello stesso ai vigenti strumenti di pianificazione e urbanistici, mediante conferenza di servizi, ai sensi e per gli effetti di cui all'articolo 14 della legge 7 agosto 1990, numero 241; in caso di difformità del progetto rispetto ai vigenti strumenti di pianificazione ed urbanistici, mediante Accordo di programma ai sensi e per gli effetti dell'articolo 27 della legge n. 142 del 1990, che veda al tavolo Comune, Regione, Autorità portuale e la società Quay Royal.

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