La Nuova Sardegna

Olbia

La risposta del sindaco di Arzachena a Briatore: «Stanchi delle sue prediche»

Il sindaco di Arzachena Alberto Ragnedda
Il sindaco di Arzachena Alberto Ragnedda

Il primo cittadino replica su Facebook alle critiche del manager

24 settembre 2016
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ARZACHENA. Lunghissimo post su Facebook del sindaco di Arzachena Alberto Ragnedda, dopo la critica pubblicata su Instagram dal manager Flavio Briatore.

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«Sono stato eletto per lavorare in questa comunità e per questa comunità. Sono stato eletto per creare opportunità e favorire lo sviluppo in tempi di crisi che, forse, solo i nostri genitori hanno conosciuto molti anni fa. E sono fiero di questo incarico. Un incarico che per 365 giorni l'anno va portato avanti nel rispetto delle leggi e dei fondamentali principi di uguaglianza e imparzialità. Mi piace il Villaggio Harrods. Io voglio Harrods per la nostra Costa Smeralda e per la nostra Arzachena. Ma bisogna rispettare le leggi per realizzare Harrods, a Porto Cervo, in Sardegna. Non mi piace il suo locale notturno chiamato Billionaire. Lo ammetto. Non mi piace il "modello" Billionaire. Ma ho rispetto. E' solo una questione di gusti e preferenze».

«I bagni sulle spiagge? Mancano da 50 anni e, adesso, da due anni, stiamo lavorando per farli... e li faremo. Sono inclusi nel nuovo Piano di utilizzo dei litorali già passato in consiglio comunale - continua il post di Ragnedda -. Non ero sindaco quando la sua società gestiva il centro servizi capriccioli... ma ricordo Capriccioli come uno dei luoghi più belli del pianeta. Non si possono tagliare ginepri secolari per fare spazio a ombrelloni e sdraio per due mesi all'anno... fosse anche per farci accomodare qualche "paperone". Non si può mettere un pontile per i tender dei megayacht in una spiaggia di 50 metri. Non è invidia sociale se poi qualcuno ti fa i gavettoni, come avvenne qualche anno fa nei suoi riguardi in quella piccola spiaggia martoriata. È solo un richiamo - poco elegante, lo ammetto - al buon senso».

«Io sono il sindaco di una splendida cittadina che tra i suoi tesori include anche la Costa Smeralda, ma non posso, non voglio e non devo scegliere i miei interlocutori, non devo e non posso dire chi mi va o chi non mi va. Non fa questo un sindaco. Io devo avere rispetto della mia terra e delle leggi e devo pretendere che chi vuole fare business qui faccia altrettanto, anche nei riguardi di chi in questa terra vive 365 giorni l'anno e lavora e investe 365 giorni l'anno per farne davvero un posto migliore - va avanti il post -. Sullo stipendio pagato ai sardi... beh, non è un regalo lo stipendio. Non è una gentile concessione o un gesto di beneficienza. È il corrispettivo dovuto in cambio di manodopera o di una prestazione professionale che lei riceve».

«E ancora per risponderle: non ho mai detto che Tom Barrack non andava bene. Non ho mai detto che Briatore non va bene. Sono i sardi che non vanno bene a lei - conclude Ragnedda -. È l'attuale sindaco di Arzachena che non va bene a lei. Me ne farò una ragione. Se ne scelga un altro... ma questo credo lo abbia già fatto. Solo altre due righe per chiudere. Sono stanco di sentire le sue prediche. Siamo stanchi. Non abbiamo nulla da insegnare a lei, ma lei non ha nulla da insegnare a noi».

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