La Nuova Sardegna

Olbia

Rispo: «Prima i laboratori, poi i reparti»

di Serena Lullia
Rispo: «Prima i laboratori, poi i reparti»

Mater Olbia, il manager del Qatar è sicuro di ottenere l’accreditamento a dicembre: «Per il 2018 sarà a pieno regime»

10 novembre 2016
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OLBIA. Inguaribile ottimista. Il manager della Qatar foundation, Lucio Rispo, mantiene il mese di dicembre come stella polare del cronoprogramma del Mater Olbia. Il giallo della data di inaugurazione sbiadisce. Quando Rispo parla di apertura della struttura sanitaria non si riferisce ai reparti, ma agli ambulatori. Fiducioso per dna, il numero uno della fondazione qatarina è certo che gli ambulatori, la telemedicina, i laboratori di analisi e imaging (radiologia, Tac ed ecografia) verranno aperti a dicembre. Al massimo a gennaio del 2017. Ma prima devono ricevere l’accreditamento da parte della Regione. La richiesta dalla Qf verrà inviata a giorni. Il countdown può ripartire.

Il compitino. La procedura di accreditamento degli ambulatori è il passo necessario perché la data di dicembre, riconfermata da Rispo, sia rispettata. L’assessore regionale alla Sanità, Luigi Arru, ha fatto capire che non si tratta di un semplice timbro su dei documenti. «Un procedimento assolutamente di garanzia per i cittadini utenti dell’ospedale – ha spiegato –. Per nulla politico, ma affidato ai dirigenti tecnici. Non si tratta di un semplice automatismo burocratico, ma di una verifica impegnativa e necessaria». Al vaglio i locali che ospiteranno gli ambulatori, il personale, le apparecchiature. Ma l’ottimismo del manager Rispo sbriciola ogni possibile difficoltà. «La data del 2018 fa riferimento al funzionamento a regime dell’ospedale – chiarisce –. Abbiamo concordato con la Regione un programma di accreditamento modulare. Per dirla in modo semplice, a pezzi. Abbiamo già scaricato tutta la documentazione e al 90% la abbiamo compilata, così poi potremo presentarla. Noi facciamo il compitino che ci viene richiesto dalla Regione, la Regione lo correggerà e ci dirà se ci sono errori. In quel caso faremo le correzioni che ci verranno richieste e lo ripresenteremo corretto. Se ci riusciamo apriremo ambulatori e laboratori a dicembre. Dico, se ci riusciamo, perché dipende se noi presentiamo un compito fatto bene e le verifiche della Regione previste dalla legge vanno a buon fine. Se ci dovessero essere delle difformità si slitterà di qualche settimana».

L’ottimismo. Rispo elenca i primi servizi del Mater che è certo verranno aperti al pubblico a dicembre. «Gli ambulatori di pediatria, cardiologia, urologia, i laboratori di analisi e imaging, quindi radiologia, Tac ed ecografia, le cui apparecchiature devono essere ancora installate, e ovviamente telemedicina – conferma – . Non credo sia così complicato ottenere l’accreditamento. In fondo per gli ambulatori serve una scrivania, un medico e un computer. Se non siamo in grado di fare questo come potremmo aprire un ospedale. Ovviamente la parte degli ambulatori sarà assolutamente isolata dal cantiere».

Rispo-Nizzi. Il manager ha incontrato anche il sindaco Settimo Nizzi. «Sono ottimista – dice il primo cittadino –, ma so che per queste cose ci vuole del tempo. Ricordo il trasferimento dal San Giovanni di Dio al Giovanni Paolo II. Sono fiducioso. Alla fine avremo un ospedale di eccellenza».

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