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Olbia

Gli angeli del mare: i sub a Cala Moresca ripuliscono il fondale

Gli angeli del mare: i sub a Cala Moresca ripuliscono il fondale

L’iniziativa spontanea di un gruppo di associazioni locali I volontari non hanno trovato una situazione preoccupante

22 novembre 2016
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GOLFO ARANCI. C’è un piccolo esercito di volontari che, coniugando la passione per le immersioni subacque e la sensibilità ambientale, si adopera per mantenere puliti i meravigliosi fondali della costa gallurese. Così sabato mattina, grazie a un'idea nata in occasione della pulizia dei fondali davanti i ristoranti di Tavolara, manifestata con entusiasmo da Corrado Ibatici e raccolta dalle associazioni locali SlowDive, AxiGo, Axinella e Acsi Sardegna est, un gruppo di sub volontari si è immerso nei fondali della splendida Cala Moresca, a Golfo Aranci, per effettuare un'operazione di pulizia.

L'operazione è stata possibile grazie alla collaborazione dell’amministrazione comunale di Golfo Aranci, della società De Vizia, di Alpha diving e della capitaneria di porto di Golfo Aranci, nella persona del comandante Paolo Pisano. Tutti hanno accolto con entusiasmo la proposta lanciata da Renato Romor, anche lui promotore dell’iniziativa. Lo stesso Romor ha coordinato il briefing che ha stabilito le regole e le procedure di sicurezza. Allo stesso modo sono state illustrate tutte le precauzioni per prevenire danni all'ambiente esono state fornite le raccomandazioni per non toccare eventuali reperti di carattere storico. Ben 16 i subacquei che si sono immersi muniti di retini e che hanno iniziato a passare al setaccio l'area assegnata per la raccolta dei rifiuti. Contemporaneamente alcuni volontari "terrestri", coordinati da Teresa Serra, hanno provveduto a ripulire le aree circostanti l'arenile. Alla fine, con grande soddisfazione, tutti i partecipanti alla spedizione hanno verificato il buon stato di salute di Cala Moresca, nel senso che sul fondale non sono stati trovati molti rifiuti a parte diverse bottiglie in vetro, una batteria da 150 ampere, la carcassa di una bombola di gas da cucina e alcuni rifiuti di plastica e componenti di attrezzi da pesca.

L’iniziativa, spontanea, è piaciuta ai volontari intervenuti con passione ed entusiasmo. Sicuramente un modo diverso per conoscere i fondali della Gallura, Per questo gli stessi volontari hanno auspicato la possibilità di partecipare ad altre spedizioni come questa.(red.ol.)

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