La Nuova Sardegna

Olbia

Olbia, cinque donne papabili per il ruolo di assessore

di Enrico Gaviano
Nizzi in aula con alcuni esponenti della giunta
Nizzi in aula con alcuni esponenti della giunta

Nizzi non ci pensa ancora ma è già scattata la corsa per la delega ai Servizi sociali In tre pronti a entrare in Consiglio: Uccio Iodice, Nadia Spano e Rosella Addis

01 dicembre 2016
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OLBIA. A due settimane dall’improvvisa scomparsa di Patrizia Bigi, resta vacante il posto di asessore ai servizi sociali del Comune di Olbia. Una poltrona vacante che se pur si giustifica con lo choc che ha colpito la maggioranza, e in prima battuta il sindaco di Olbia Settimo Nizzi, lascia comunque degli strascichi sull’intera maggioranza che sostiene il primo cittadino. Questo perché sono tanti i pretendenti che scalpitano ai bordi dell’esecutivo, e tre le persone che sperano di poter entrare in consiglio comunale, grazie alla eventuale nomina di un attuale consigliere che automaticamente promuoverebbe in aula il primo dei non eletti di una delle tre liste che erano a sostegno del vincitore delle elezioni.

Il sindaco aspetta. Settimo Nizzi è ancora molto provato da quanto accaduto. La scomparsa di Patrizia Bigi lo ha colpito tantissimo. Sia sul piano umano, visto che era un amico di lunghissima data dell’imprenditrice olbiese, ma anche sul piano politico, perché la Bigi, pur essendo all’inizio un po’ recalcitrante sul ruolo che le era stato assegnato, aveva detto chiaramente che avrebbe preferito fare il presidente del consiglio comunale, aveva iniziato a lavorare con impegno nell’ufficio dell’assessorato ai servizi sociali in zona industriale. Lo stesso Nizzi non nasconde le sue, attuali, difficoltà. «Questa cosa mi fa arrabbiare – dice –, ma immaginate che cosa ci è capitato. Non riesco a sopportarlo. E’ un dolore immenso quello che ci portiamo dentro». E’ per questo, dunque, il capitolo assessorato non è stato ancora affrontato. «No, davvero – sottolinea il primo cittadino di Olbia –. Non ci ho riflettuto assolutamente. Ma neanche per idea, neanche per un momento. Ora penso solo che su quell’assessorato c’è sempre l’ombra di Patrizia Bigi».

La successione. Ma la scelta del successore, comunque, porta dietro di sè un fardello politico non indifferente. Patrizia Bigi infatti era una delle fedelissime di Nizzi. Sostituirla non sarà facile anche per ciò che riguarda gli equilibri di giunta. Il sindaco, oltretutto, sembra anche intenzionato ad aspettare l'esito della prima udienza al Tar sul ricorso relativo alle quote rosa in giunta, che si svolgerà a Cagliari nei primi giorni di questo mese. Un ricorso che era stato presentato da alcune associazioni olbiesi e sostenuto dal gruppo consiliare della Coalizione civica e democratica. Fondamentale, intanto, sapere se il Tar chiederà intanto un’intervento immediato sulla giunta in attesa di pronunciarsi nel merito. In quel caso Nizzi dovrebbe correre subito a nominare una donna prima possibile. Altrimenti avrebbe un po’ di tempo per andare avanti, fermo restando che dovrà comunque nominare una donna e che l’assessorato ai servizi sociali non può rimanere comunque scoperto per troppo tempo.

I nomi in ballo. Diversi sono gli esponenti della maggioranza che attendono, per entrare in giunta (in questo caso solo donne) o per entrare in consiglio. Questi i nomi coinvolti . Se Nizzi scegliesse, per la carica, una donna di Forza Italia, dovrebbe pescare uno dei tre nomi di consigliere attualmente in carica: Giulia Derosas, Valentina Mellino o Tiziana Biscu, e in consiglio entrerebbe Nadia Spano. Nel partito di Olbia Unica, invece, la promozione di Maria Antonietta Cossu ad assessore (ora ricopre la carica di presidente della commissione ai servizi sociali oltre che di capogruppo della maggioranza) in aula entrerebbe Uccio Iodice. Infine se la scelta per la giunta cadesse su Simonetta Lai della Lista per Nizzi, in Consiglio comunale troverebbe posto Rosella Addis.

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