La Nuova Sardegna

Olbia

aPERTO IL PROCESSO

Le parti civili per Monte Pino citano in giudizio la Provincia

Le parti civili per Monte Pino citano in giudizio la Provincia

TEMPIO. Si è tenuta ieri l’udienza preliminare per il crollo del terrapieno di Monte Pino, che il 18 novembre del 2013 causò la morte di tre persone e il grave ferimento di una quarta. Ieri il gup...

08 dicembre 2016
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TEMPIO. Si è tenuta ieri l’udienza preliminare per il crollo del terrapieno di Monte Pino, che il 18 novembre del 2013 causò la morte di tre persone e il grave ferimento di una quarta. Ieri il gup del tribuanale di Tempio Alessandro di Giacomo (che sostituisce il collega Vincenzo Cristiano, ai domiciliari perché coinvolto nell’inchiesta romana), ha accolto la costituzione di parte civile dei parenti delle persone che rimasero uccise nell’alluvione –Bruno Fiore, di 68, la moglie Sebastiana Brundu, di 61, e la consuocera Maria Loriga – assistiti dagli avvocati Maurizio e Nicoletta Mani, e Massimo Delogu, i quali hanno preliminarmente chiesto e ottenuto che fosse citato in giudizio il responsabile civile, ovvero la Provincia di Sassari. Il procedimento è stato quindi aggiornato al prossimo 5 aprile, quando saranno presentate le eccezioni procedurali dei difensori degli indagati, il progettista e direttore dei lavori della strada ingegnere Giuseppe Muzzetto, di 71 anni di Calangianus, i tecnici della ex provincia Olbia-Tempio Francesco Prunas ed il collega Pasquale Russo, Graziano Sini, responsabile dell'ufficio manutenzioni della ex Provincia gallurese. Tra gli indagati ci sono anche Giuseppe Mela, di 64, tecnico della Provincia di Sassari, e Antonio Zuddas, l'ingegnere che nel 1991 stilò il collaudo tecnico della strada.

La provinciale 38 Olbia-Tempio venne realizzata nel 1983 dall'impresa romana "Alessandro Rossi spa". (Red. Ol.)

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