Aeroporto, stranieri al top così si allunga la stagione
I dati di Geasar in un convegno organizzato dal Deffenu, boom anche di occupati Gli studenti hanno presentato un lavoro sul sistema dei trasporti in Sardegna
OLBIA. Una ricerca sui trasporti in Sardegna. Porti, aeroporti, strade, ferrovie: l’ha fatta la 5 B Tl del Deffenu, che ieri l’ha presentata. Un bel lavoro, con numeri e grafici, portato avanti in una scuola che forma anche i futuri lavoratori del mondo del trasporto aereo. Infatti, tra gli ospiti c’erano Marco Di Giugno (capo dell’Enac per la Sardegna), Mario Peralda (direttore della società che gestisce l’aeroporto di Alghero) e Mario Garau (manager che sviluppa le rotte dell’aeroporto di Olbia). Sentiti i loro tre interventi, la preside, Salvatorica Scuderi, ha tratto questa conclusione: «C’è lavoro nel mondo aeroportuale, anche nel suo indotto. C’è lavoro in quello che è collegato al mondo aeroportuale: nel turismo. E per noi, a Olbia, il turismo è anche il patrimonio archeologico da scoprire e valorizzare. Quindi, dico agli studenti: quando uscirete da questa scuola, avrete molte opportunità per creare lavoro, per mettervi in proprio».
Mario Garau, manager Geasar, ha presentato i dati dello scalo di Olbia e, anche, una ricerca a livello europeo secondo cui lo scalo produce 5 mila occupati, tra diretti e indiretti. Una grande azienda allargata. Che, nel caso di Olbia, si basa sui numeri. Nel 2016 si arriverà a 2 milioni e mezzo di passeggeri. Nuovo record storico. Ma Garau, con un grafico molto chiaro, ha illustrato agli studenti anche altri aspetti. Nel 2010, i passeggeri italiani erano il 65% del totale; gli stranieri, il 35%. Sei anni dopo, le percentuali sono cambiate: gli italiani sono sempre i primi, con il 52,8%, ma gli stranieri sono vicinissimi, essendo arrivati alla percentuale del 47,2%.
Non solo: il traffico, fra il 2016 e il 2015, è crescituto del 13,1%. Ma, nello specifico, se i passeggeri italiani sono aumentati del 9,6% e quelli della continuità territoriale (i voli da Milano e Roma) del 3,7%, gli stranieri hanno avuto un balzo: + 21,1%. Un boom internazionale, che significa anche allungamento della stagione: a ottobre, per dire, gli stranieri sono stati il 57% del totale.
Il mercato principale, per l’aeroporto di Olbia e dunque per la Gallura, è quello della Germania (29,7%), seguito da quello della Francia (22,5%), da quello della Svizzera (14,4%) e della Gran Bretagna (12,65).
Hanno preso la parola anche Peralda, per spiegare come funzionano le cose ad Alghero, aeroporto in crisi, e per dire agli studenti che saranno loro, con i loro studi, a essere i protagonisti del turismo nei prossimi anni; e Di Giugno, che ha auspicato che i tre aeroporti facciano sistema per vendere meglio la destinazione Sardegna.
©RIPRODUZIONE RISERVATA