La Nuova Sardegna

Olbia

Sos dei pescatori alla Regione

di Walkiria Baldinelli
Sos dei pescatori alla Regione

Santa Teresa. Impagliazzo: «Subito un incontro a Cagliari o rischiamo di chiudere le attività»

20 dicembre 2016
2 MINUTI DI LETTURA





SANTA TERESA. Le cooperative dei pescatori del nord Sardegna chiedono un incontro urgente con la Regione. Un tavolo di concertazione per discutere e trovare soluzioni a diversi problemi del settore: dall’aragosta ai tonni, dal fermo biologico alla lotta all’abusivismo. Il comparto ittico conta circa 1300 barche, 2 mila addetti e 15 mila lavoratori nell’indotto. «Se non si trovano soluzioni immediate il settore rischia di morire – dichiara il presidente della cooperativa Longonsardo, Tonino Impagliazzo –. Santa Teresa, così come le altre marinerie, vanta una lunga tradizione. I prodotti che peschiamo finiscono sulle tavole dei consumatori, riforniamo grossisti e ristoranti della zona. Il settore rappresenta anche un volano per l’industria del turismo, chi sceglie di trascorrere le vacanze in Sardegna è attratto anche dalla qualità dei prodotti che con la filiera corta finiscono direttamente sulla tavola. Vogliamo dare un futuro ai giovani pescatori che si stanno inserendo nelle cooperative, come la nostra». Quella di Santa Teresa conta 8 imbarcazioni, ma ci sono anche altri pescherecci. Il grido d'allarme dal mondo della piccola pesca isolana lo lanciano le cooperative di Santa Teresa, Stintino, Alghero, Porto Torres, Castelsardo, Isola Rossa, La Caletta-Siniscola e Bosa. «Chiediamo un incontro con l'assessore regionale all'Agricoltura e il presidente Pigliaru – spiega il portavoce di 150 pescatori del nord Sardegna, che lavorano a bordo di 85 barche –. Vorremmo aprire un tavolo di trattative per portare avanti alcune iniziative già discusse con l’ex assessore all'Agricoltura, Elisabetta Falchi e per trovare soluzioni ai tanti problemi».

Fra le priorità c'è la lotta all’abusivismo. «Le regole vanno rispettate – commenta Morlè – purtroppo, nonostante i controlli e le normative chiare c'è un mondo sommerso di pesce venduto sottobanco da pescatori privati, perlopiù improvvisati. Per quanto riguarda la pesca delle aragoste suggeriamo l’apertura dal primo aprile al 15 settembre e di consentire la pesca a quelle di 8 centimetri e mezzo di lunghezza rispetto ai 9 centimetri. Sui tonni in Sardegna sono numerosi, ma non possiamo pescarli. Non abbiamo le quote concesse dalla Comunità Europea, rispetto ad altre regioni. Questi e altri problemi negli ultimi 10 anni hanno causato un calo del 70% dei nostri introiti».

In Primo Piano
La lotta al tabacco

Un sardo su tre fuma e i divieti sono ancora blandi

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative