La Nuova Sardegna

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Eventi e tradizioni da record

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Folla immensa a Calangianus per la chiusura di “Pasca di Natali in carrera”

08 gennaio 2017
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CALANGIANUS. Un gran successo davvero, la terza e ultima giornata di “Pasca di Natali in carrera” con l’arrivo dei re Magi, al mattino, e della Befana dei pompieri alle 19, scesa dalla torre campanaria di Santa Giusta davanti a una gran folla.

Quest’anno l’associazione “Contiamoci” ha voluto aprire il 6 gennaio, sin dalle 11 quel museo etnografico della Calangianus di ieri, costituito dalle vie con cantine e ambienti originali del tempo che fu , con al centro quello scrigno di architettura semplice e di pietà che è la settecentesca chiesetta di Sant’Anna, reception di una ammiratissima mangiatoia di Betlemme. Alle 10.40 i re Magi a cavallo si sono mossi dalla piazza dell’ex convento per la chiesa di Santa Giusta sfilando per via Ferracciu accompagnati dal Gruppo folk Lu Rizzatu Caragnanesu. Accolti dai bambini usciti dalla messa, insiem hanno poi raggiunto Sant’Anna per portare i loro doni al bambinello che era nella mangiatoia. «Era il primo anno- ha detto la presidente di Contiamoci Alessandra Giagheddu- in cui abbiamo cercato di ampliare l’offerta aprendo stand e punti ristoro sin dalle 12. Non siamo rimasti delusi. Anzi. Se è vero che il clou dei visitatori si è registrato dalle 17, la nostra sorpresa è che dalle 13 i vari punti ristoro (classe 1975, la Graiglia, la Paranza ) hanno lavorato sodo per far fronte alla grande richiesta che ci sarebbe stata a partire dal tardi pomeriggio. E la cosa più bella è che alle 13 c’erano molti forestieri, giunti quassù nonostante sia ancora limitata la pubblicità».

Eppure quegli spazi con i vecchi mestieri (lu quadritaiu, il calzolaio, il torronaio, il terracottaio,il fabbro, lo scalpellino) e angoli tipici come la locanda, lu cidderi , l’emporio, la latteria, l’angolo della scuola, hanno davvero incuriosito e appassionato i presenti. Allo stesso tempo alcuni cittadini hanno recuperato in cantina oggetti che possono arricchire le prossime edizioni. «Io ero scettico ad accendere i fuochi già a mezzogiorno - dice Mariano Tiniello, cuoco principe della Graiglia- .2. Devo ricredermi per il grande afflusso di ospiti e per le richieste. Insomma, diamo fiducia a questi giovani: straordinari per ciò che hanno realizzato d’inverno e senza l’afflusso dei turisti della costa». (p.z.)

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