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Olbia

Olbia, tentata strage in via degli Ulivi

Olbia, tentata strage in via degli Ulivi

OLBIA. Con del liquido infiammabile e una bombola del gas ha cercato di far saltare in aria un palazzo di via Degli Ulivi, traversa di via Veronese. L’elegante condominio “20Cinque”, prima di finire...

16 gennaio 2017
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OLBIA. Con del liquido infiammabile e una bombola del gas ha cercato di far saltare in aria un palazzo di via Degli Ulivi, traversa di via Veronese. L’elegante condominio “20Cinque”, prima di finire all’asta, apparteneva alla sua famiglia. Andrea Derosas, olbiese, di 37 anni, è stato fermato dai carabinieri coordinati dal maggiore Saverio Augello. L’uomo ha raccontato di non aver mai accettato che l’immobile di famiglia fosse stato comprato all’asta da una società olbiese di costruzioni. Avrebbe quindi pianificato la sua personale vendetta. Su di lui pesa ora l’accusa di tentata strage e danneggiamento aggravato.

La ricostruzione. L’episodio è accaduto verso la una di ieri. Derosas prima di cercare di dare fuoco al palazzo si sarebbe sbarazzato delle tre telecamere che garantiscono la videosorveglianza del condominio: una decina di appartamenti tra cui due attici e una piscina, distribuiti su tre piani. Una telecamera si trovava all’ingresso del palazzo, una controllava il garage e un’altra nell’atrio. Tutte e tre sono state spaccate e gettate a terra.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, una volta eliminata la possibilità di essere ripreso dalle telecamere, Derosas avrebbe messo in atto la sua vendetta. Avrebbe preso delle taniche di zibro, il liquido infiammabile con cui vengono alimentate le stufe e le avrebbe svuotate nel corridoio di ingresso al piano terra dove si trovano due appartamenti. Poi sul pianerottolo e fino all’esterno dell’edificio. Avrebbe poi portato all’interno dell’atrio una bombola a Gpl, posizionandola davanti all’appartamento numero due, alle spalle dell’ascensore. Molto probabilmente la sua idea era poi dare fuoco al perimetro infiammabile collegato alla bombola.

Il cane eroe. Ma i movimenti di Derosas hanno attirato l’attenzione del cagnolino di una coppia che vive nel palazzo. Il suo proprietario si è alzato per vedere cosa succedeva, ha quindi guardato nel pianerottolo di casa insospettito da alcuni rumori. Ha raccontato di aver visto un uomo incappucciato che davanti a una bombola del gas stava cercando di appiccare il fuoco. Provvidenziale il suo intervento perché ha messo in fuga Derosas.

Area bonificata. È stata sempre la giovane coppia a chiedere l’intervento dei carabinieri. In pochi minuti sul posto sono arrivati i carabinieri della Sezione operativa e Radiomobile e tutto il personale immediatamente rintracciabile del Reparto territoriale. La squadra dei vigili del fuoco ha invece bonificato l’area dal liquido infiammabile.

Indagini flash. I carabinieri hanno avviato subito le indagini e già dalle prime ore del mattino erano sulla pista giusta. La fuga di Derosas è finita verso le 14. I carabinieri lo hanno fermato e portato nella caserma di zona aeroporto. Durante l’interrogatorio l’uomo avrebbe spiegato le ragioni del suo gesto, a metà tra la disperazione e la vendetta.

La vendetta. L’immobile grigio e bianco di via degli Ulivi apparteneva alla famiglia Derosas. A causa di difficoltà economiche era stato pignorato e poi era finito all’asta. Una società olbiese di costruzioni lo ha acquistato così come prevede la legge. Ma Derosas non lo avrebbe mai accettato. Da qui la decisione di punire in qualche modo i nuovi proprietari con l’attentato.

I capi d’accusa. Derosas dovrà rispondere del reato di tentata strage e danneggiamento aggravato. Se fosse riuscito a ultimare il suo piano le conseguenze sarebbero state molto gravi. Basti pensare all’effetto combinato del liquido infiammabile e della bombola del gas.

Derosas è trattenuto momentaneamente nella camera di sicurezza del Reparto territoriale di Olbia, a disposizione dell’autorità giudiziaria, in attesa di essere trasferito alla casa circondariale di Sassari-Bancali. (red.ol.)

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