La Nuova Sardegna

Olbia

Rilancio del Limbara, accanto al turismo si punta sulla scienza

di Sebastiano Depperu
Rilancio del Limbara, accanto al turismo si punta sulla scienza

Le scoperte dell’associazione “Gallura da Valorizzare” Oltre 1000 specie di piante diverse, alcune esclusive

24 gennaio 2017
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TEMPIO. La promozione del territorio passa per la sua mappatura e bisogna batterlo palmo per palmo. Così, sta facendo l'associazione intercomunale "Gallura da Valorizzare" (Gdv), guidata dal suo presidente Fabrizio Carta, che sta censendo il monte Limbara (per adesso) per cercare di promuoverlo a livello nazionale e internazionale.

Alessandro Ruggero (naturalista, botanico e micologo) e Giacomo Calvia (autore tra l'altro del fortunato libro "Guida al Limbara", archeologo, esperto naturalista e botanico), titolari del Team Natura e Ambiente di GdV, hanno fatto un'interessante scoperta: un sesto di tutte le specie floreali italiane è presente sul monte Limbara. «Durante la mappatura del territorio - spiega il presidente Carta - hanno unito tutti i dati acquisiti in tanti anni di lavoro e di dedizione alla natura. Il quadro che è emerso del Limbara è straordinario e rivaluta l'importanza scientifica del Monte e aggiunge una nuove chiave turistica, quella scientifica. Oggi il Limbara può essere definito uno degli hot spot della biodiversità mediterranea, ovvero uno di quei posti da proteggere perché rappresentativi di grande parte delle specie del bacino del Mediterraneo». Unendo i dati raccolti, per esempio, si prende coscienza dell'esistenza di 1000 specie di piante diverse, circa 80 piante endemiche, alcune delle quali esclusive, tra cui anche diverse piante esclusive per la Sardegna con addirittura circa 500 specie di macrofunghi censiti, ma una potenziale flora fungina di oltre 2000 specie; e, anche in questo caso, con diverse entità che non esistono in nessun'altra parte del mondo. Una nuova importanza fondamentale per l'Italia, dunque, che potrebbe proiettare un futuro turismo scientifico sino a ieri inaspettato. Sabato, l'associazione ha rifatto un tour nel monte Limbara per presentare la scoperta ed è stata seguita dalle telecamere di Tgr Leonardo, il telegiornale delle scienze curato dalla testata giornalistica regionale della Rai che va in onda dal lunedì al venerdì alle 14,50 su Rai 3.

«In soli quattro mesi di vita - chiude Fabrizio Carta - stiamo affondando i nostri obiettivi che prendono le mosse dalla valorizzazione del territorio e dalla conoscenza dello stesso. In questi mesi, inoltre, possiamo contare già centinaia di tesserati nei diversi paesi della zona. La promozione si fa studiando, conoscendo e mettendo il rete il territorio: l'unione fa la forza. Inoltre, con estremo piacere che posso anticipare che a maggio, per la prima volta nel Nord Sardegna, la Nostra Gallura sarà centro di interesse scientifico con la presenza di un Osservatorio Astronomico. La serata, organizzata da Gdv, concluderà una giornata bellissima al contatto con la natura. Astrofili e professionisti del settore, dopo una bellissima lezione astronomica, faranno del Limbara l'occhio astronomico della Sardegna».

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