Lite fra rivali in amore a Olbia, è giallo
L’investitore arrestato dalla polizia: «Sono stato provocato». La palla ai giudici
12 febbraio 2017
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OLBIA. «Mi ha provocato, ho reagito». Così si sarebbe giustificato, con i poliziotti, Ivan Milia, 42 anni, di Tula, arrestato giovedì sera con l’accusa di tentato omicidio, omissione di soccorso e guida sotto l’influenza dell’alcol. «Aspettiamo le carte, prima non parliamo» dicono invece i legali di Milia, gli avvocati Costanzo Foddai e Antonio Falchi. Domani, in tribunale a Tempio, è prevista, davanti al gip, l’udienza di convalida dell’arresto e potrebbero emergere maggiori elementi su un fatto con molti punti da chiarire.
Milia è stato arrestato giovedì notte dopo aver investito, con l’auto, un uomo di 40 anni, di Ozieri. I due non andavano d’accordo. Milia non aveva accettato che l’uomo fosse diventato il compagno dell’ex moglie, dalla quale si era separato un anno fa.
Si sono incontrati a Olbia (nessuno dei due abita in città) e, per ragioni ignote, hanno avuto una discussione. Milia, a bordo della sua Panda, ha visto il rivale passeggiare nello spiazzo davanti al municipio, accanto all’edicola, e, invadendo quello spazio precluso alle auto, lo ha investito. Poi è scoppiata un’altra discussione e Milia è andato via (per questo c’è l’omissione di soccorso). Quando sul posto sono arrivati la polizia e il 118, Milia si è presentato, ha detto di essere stato lui a investire l’uomo a terra (trasportato all’ospedale con alcune fratture, è stato dimesso il giorno dopo) perché lo aveva, in forme da capire, offeso e provocato.
Ora saranno i suoi legali a spiegare che cosa è successo.
