La Nuova Sardegna

Olbia

Il sindaco e la vice respingono le accuse

di Giampiero Cocco
Il sindaco e la vice respingono le accuse

Francesco Pala e Maria Piera Pes si difendono: «Nessun voto di scambio». Chiesta la revoca degli arresti domiciliari

15 marzo 2017
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TEMPIO. «Non ho mai violato il valore dell’onestà, per me primario, ricevuto sin dall’infanzia, ed ho la certezza che presto mi verrà restituita la patente di persona per bene». Con queste parole il sindaco dimissionario di Palau Francesco Pala ha concluso ieri mattina l’interrogatorio davanti al gip del tribunale di Tempio Elisabetta Carta. L’ex sindaco, assistito dall’avvocato Gerolamo Orecchioni, ha respinto con fermezza l’accusa che lo vuole compartecipe di una presunta pressione rubricata penalmente come “voto di scambio” nei confronti di un giovane disoccupato di Palau – Matteo B, di 34 anni –, che avrebbe dovuto, su istigazione della ex vice sindaco del paese pubblicare sul Web una sorta di manifesto politico che avrebbe dovuto promuovere la ’immagine della donna in vista della futura candidatura a primo cittadino di Palau. Un impegno che il giovane disoccupato, da alcuni anni assunto stagionalmente nell’ufficio turistico del centro gallurese, avrebbe dovuto assumere in cambio del rinnovo del contratto per la imminente stagione estiva.

«Una accusa – ha spiegato ieri l’avvocato Giovanni Azzena, che assiste Maria Piera Pes, l’ex vice sindaca, anch’essa dimissionaria – che la mia assistita ha decisamente respinto rispondendo alle domante postegli dal magistrato sul reato a lei contestato, sostenendo che tra la sua attività politica e l’impegno amministrativo non vi sono mai state commistioni avendo sempre agito nel rispetto delle norme e della legge».

Al termine degli interrogatori i difensori dei due (ex?) politici locali hanno avanzato al gip del tribunale l’istanza di scarcerazione, ritenendo superate le esigenze della custodia cautelare, ribadendo come «abnorme la misura cautelare emessa nei confronti dei nostri assistiti». La giornata giudiziaria dei due politici si è conclusa in tarda mattinata, quando gli indagati, che erano stati autorizzati dal magistrato a raggiungere Tempio autonomamente, hanno fatto rientro a Palau. Dove attenderanno la decisione che sarà intrapresa dal gip la quale si è riservata di depositare la propria ordinanza entro i primi giorni della prossima settimana. L’indagine che ha portato agli arresti domiciliari Francesco Pala e la sua vice nasce dalla denuncia che una impiegata comunale – pare stanca delle “pressioni” nella sua attività lavorativa che avrebbe ricevuto dalla ex vice sindaca – inoltrò alla magistratura nei mesi scorsi, indagine che ha messo in risalto alcune “anomalie” riscontrate dagli investigatori negli uffici tecnici, in particolare nel settore dell’edilizia privata e nella programmazione delle attività promozionali turistiche che erano di competenza di Maria Piera Pes. Nell’indagine, che prosegue senza soste, sono rimasti implicati due funzionari amministrativi del comune turistico ed un imprenditore che forniva servizi diversi all’amministrazione comunale. Un aspetto investigativo, quest’ultimo, in fase di pieno sviluppo.

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